Picchiati e derubati dalla gang del treno

Tre studenti di Anzio malmenati lunedì sera da una banda di ventenni per una manciata di euro sul treno Netturno-Roma. Il tutto davanti agli altri viaggiatori, impietriti dalla paura. Sono passate da poco le ore 20. I tre studenti salgono sul treno diretto a Termini. Nel convoglio gli ultimi pendolari che fanno rientro a casa, qualche extracomunitario, il personale delle ferrovie. Tutto fila liscio fino alle porte di Anzio. All’improvviso si spalanca la porta e nel vagone entrano sei ragazzi. Il gruppetto adocchia i tre, si avvicina, li insulta. Poi, improvvisamente, uno di loro si scaraventa con violenza sul più piccolo, 16 anni: «Dammi subito tutto quello che hai in tasca altrimenti ti massacro di botte». Marco, chiamiamolo così, non vuole cedere e viene colpito in pieno volto prima con uno schiaffo poi con calci e pugni. Marco è costretto a cedere e a consegnare il suo telefono cellulare, un lettore mp3, il portafogli con una manciata di soldi. «Si sono dileguati in pochi istanti - racconteranno i tre in commissariato - senza che nessuno facesse nulla per fermarli». L’ennesimo episodio di violenza su una tratta in balìa di teppisti e vandali. Pochi giorni fa la distruzione di 4 carrozze dello stesso treno per un danno di oltre 6mila euro. Anche in questo caso gli autori sono rimasti impuniti.

E alla stazione di Nettuno, terminale della linea, il 1° febbraio scorso tre ragazzi (uno minorenne) «per gioco» diede fuoco a un clochard di origini indiane che dormiva su una panchina alla stazione, riducendolo in fin di vita. Gli aggressori, in questo caso, arrestati.

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