Il governo di Hamas nei Territori palestinesi è sempre più in bilico. Drammaticamente a corto di denaro e per questo incapacitato ormai da sei mesi a pagare gli stipendi dei 160mila dipendenti pubblici, lesecutivo guidato dagli estremisti islamici vincitori delle elezioni dello scorso marzo si trova a fronteggiare unondata di scioperi e contestazioni sempre più violenti. Ieri sera il ministro degli Esteri Mahmud Zahar, che è anche un esponente di primo piano dellala più dura di Hamas, è stato oggetto di unaggressione quando si è recato nel campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, per una visita privata: mentre stava lasciando il campo, la sua auto è stata raggiunta da diversi colpi di pietra, che hanno tra laltro mandato in frantumi il lunotto posteriore. Il ministro è rimasto illeso.
Al tempo stesso sta per venire al pettine il nodo politico con il presidente dellAutorità palestinese Abu Mazen, che da tempo preme per spingere Hamas ad accettare il suo piano per il riconoscimento dello Stato dIsraele, condizione indispensabile per ottenere lo sblocco degli aiuti occidentali alla stremata Palestina.
Pietre contro il ministro di Hamas
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