Di Pietro: indagine sui rimborsi elettorali

Panorama: la prossima settimana il tribunale di Roma dovrà decidere se approfondire l'inchiesta sui 22,5 milioni di euro di rimborsi elettorali ricevuti dall'IdV. Ipotesi di reato: falso in atti pubblici, appropriazione indebita e truffa aggravata. Di Pietro: "Tutto regolare"

Di Pietro: indagine 
sui rimborsi elettorali

Roma - La settimana prossima il tribunale di Roma dovrà decidere se approfondire o meno indagini sull’Italia dei valori, il partito di Antonio Di Pietro, in merito ad un’inchiesta su rimborsi elettorali da oltre 20 milioni di euro. Lo segnala "Panorama" nel suo numero in edicola domani precisando che l’ipotesi di reato è falso in atti pubblici, appropriazione indebita e truffa aggravata "per il conseguimento di erogazioni pubbliche". Il settimanale, in un’anticipazione, precisa che nel fascicolo 4620/07 c’è il nome di Antonio Di Pietro, ministro delle infrastrutture, e ciò "rischia di abbattersi sulla campagna elettorale del Partito democratico". Con Di Pietro, sostiene "Panorama", è indagata anche Silvana Mura, deputata e tesoriere dell’Italia dei Valori, partito ammesso all’apparentamento col Pd. Al centro della vicenda ci sono i rimborsi elettorali (22 milioni e mezzo di euro) che l’Idv ha ottenuto. A decidere il 27 febbraio se approfondire o meno l’indagine sarà il gip Carla Santese.

Di Pietro Immediata la replica di Di Pietro: "Accolgo con un sorriso i tentativi di Panorama di sporcare la campagna elettorale con allusioni che non hanno alcun riscontro con la realta. I fatti penali in questione - prosegue Di Pietro - sono già stati valutati, sia in sede civile con il rigetto di tutta la domanda del denunciante, sia in sede penale con la richiesta di archiviazione formulata dal pm già dall’anno scorso. Ora - continua il leader dell’IdV- c’è solo l’udienza di opposizione all’archiviazione fissata dal gip, a seguito del reclamo del denunciante su fatti che, la stessa procura di Roma, ha ritenuto insussistenti in fatto e in diritto.

Ma sappiamo - aggiunge il ministro- come si fa informazione in questo periodo preelettorale. Anche le non-notizie diventano occasione per sporcare la campagna elettorale. Non raccolgo, quindi, la provocazione lasciando che la magistratura, verso la quale nutriamo rispetto e fiducia, lavori in pace".

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