LA PIMPA E... GLI ALTRI Quei pois che contagiano

«La Pimpa è come una dolce schiavitù: è nata nel '75 quando mia figlia Chicca era piccola e ora, che ho una nipotina di sei mesi, mi sembra di ricominciare da capo». Francesco Tullio Altan, il papà della mitica Pimpa, il cane a pois rossi che ha fatto compagnia a generazioni di bambini, non è per nulla stanco di inventarsi nuove storie con la sua beniamina come protagonista. Domani Altan, che vive a Treviso, sarà di passaggio in città in occasione di una mostra che la Galleria ArteUtopia ha deciso di dedicare alla sua attività artistica. «La Pimpa e... gli altri» è un'esposizione che, in collaborazione con Quipos e Franco Panini Ragazzi, presenta al pubblico una selezione di disegni, fumetti e immagini: sono circa una sessantina i lavori originali di Altan in mostra e qualcuno riconoscerà subito il caratteristico tratto dell'autore che propose le storie di Pimpa sulle pagine del «Corriere dei Piccoli» per vent'anni, fino alla chiusura del giornale per ragazzi. Con un nome preso in prestito dal soprannome di un'amica di famiglia, la Pimpa nasce dalla fantasia di un Altan impegnato a intrattenere la piccola Chicca: «Pimpa è nata spontaneamente, come un normale gioco in casa con mia figlia: all'inizio non mi aspettavo che avesse tutto questo successo. Lo devo alla sua freschezza». L'artista, orgoglioso che le storie della Pimpa oggi siano utilizzate in diverse scuole italiane come vero e proprio materiale didattico, spiega: «Può essere un buono strumento per spiegare il mondo ai bambini: la Pimpa parla con tutti, incontra animali e oggetti di ogni genere, ed è simpatica ai grandi. Di questo bisogna tenerne conto: i bambini hanno bisogno di un adulto che legga loro le storie e io, scrivendole, ho cercato di divertire anche i genitori». Altan, che al fumetto ha dedicato una vita intera con felici incursioni nella satira politica e nel mondo degli adulti (con «Cipputi», «Franz», «Cuori Pazzi»), ha profuso molte delle sue energie professionali su questa cagnetta bianca e rossa che ha il potere di contagiare con la sua allegria (e le sue macchie a pois... ) chiunque giochi con lei. La mostra illustra tutto l'universo della Pimpa: ci sarà anche del materiale video sulle sue avventure, ricordando che oltre ai libri a lei dedicati, alla rivista «Pimpa» edita dalla Franco Panini e alle storie a fumetti, negli anni Ottanta la buffa cagnolina è diventata la protagonista di un cartone animato diretto da Osvaldo Cavandoli.

Ancora oggi per Altan la gioia più grande è l'aspettativa dell'incontro con i suoi lettori più giovani: «Anche a Milano mi attendo, come di solito accade, bambini accompagnati dai loro genitori curiosi di vedere nuovi disegni e nuove storie della loro amica Pimpa. Oggi che sono nonno, resto sempre più convinto della necessità di non lasciare mai da soli i nostri bimbi: le avventure di carta servono a questo».

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