Dibattito acceso in consiglio provinciale su «Piccolo Uovo», il fumetto per bambini con i disegni di Altan che racconta «tutte le tipologie di famiglie, non solo quelle etero». Due grossi pinguini maschi in frac e bombetta giocano a palla con due baby pinguini. «Pure voi siete una famiglia?» «Sì! risposero i due papà insieme ai loro piccoli». Poi due micie infiocchettate. «Ehi voi, siete una famiglia?» domanda Piccolo Uovo. «Sì, dissero le due mamme insieme al loro gattino».
Nicolò Mardegan (nella foto) consigliere provinciale del Pdl, ha presentato una mozione in cui paventa l’intenzione del Comune di «divulgare negli asili» il libro. Il testo impegna il presidente della Provincia e la giunta «ad intervenire immediatamente». E anche «a promuovere la famiglia, “società naturale fondata sul matrimonio” tra un uomo e una donna», in base all’articolo 29 della Costituzione. La mozione è stata firmata da numerosi esponenti del Pdl e della Lega ed era pronta ad andare al voto se la sinistra, dopo diversi interventi di critica di esponenti del Pd e dell’Idv, non avesse minacciato di far mancare il numero legale.
Matteo Mauri, capogruppo del Pd, dopo aver definito le proposte «retrive e retrograde», ha detto che comunque la «questione non esiste», perché il Comune non intende diffondere il volume e il testo non è nelle scuole. Poi ha annunciato che l’opposizione sarebbe uscita dall’aula chiedendo la verifica del numero legale. A questo punto la mozione è stata congelata.
Massimo Turci, capogruppo del Pdl, si era detto d’accordo con Mardegan: «Non ho nulla contro gli omosessuali ma tutto contro il fatto che possa essere immaginato di distribuire un volumetto del genere nelle scuole. Se questo è il progresso non ci sto. In casi come questo è meglio prevenire». Mardegan ha aggiunto che «il libro è già in circolazione perché ci sono dirigenti scolastici che lo hanno recuperato per farlo leggere ai bambini». E ancora: «Mi batterò per tutta la vita contro la pena di morte anche se in altri Paesi esiste».
Spiega il presidente del consiglio, Bruno Dapei: «Anche io avrei votato a favore. Sono padre di quattro bambini e trovo vergognoso che qualcuno possa proporre un testo del genere ai miei figli.
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