Pinocchio raccontato in 47 tavole

Pinocchio raccontato in 47 tavole
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Francesca Amé

Ha 122 anni di vita ma non accusa una ruga. Se il Pinocchio di Collodi deve molto della sua longevità all'abilità affabulatoria dell'inventore, un qualche merito spetta anche a coloro che hanno dato forma al suo lungo naso. Una truppa di illustratori si è confrontata in questi anni con Pinocchio: da Mazzanti a Chiostri, da Sto a Jacovitti. Anche Ferenc Pintér, padre ungherese e madre fiorentina, classe 1931 e un curriculum lungo così sulle copertine di casa Mondandori, ha scritto la sua a tal proposito: il risultato, in 47 tavole, è ora sotto gli occhi di tutti in una mostra allestita all'Acquario shopping center di Vignate, a una ventina di minuti a est da Milano. Con un tocco che profuma di realismo, attento ai dettagli e al testo originale, eppure intriso delle atmosfere oniriche tipiche delle scorribande del burattino, Pintér ha realizzato una tavola per ogni episodio saliente della storia così come richiesto da Pietro Alligo, collezionista e proprietario dell'opera. Come queste tavole - che ben starebbero riprodotte in una nuova edizione illustrata di Pinocchio: l'invito è aperto agli editori - siano finite esposte in un centro commerciale è storia più semplice di quanto si pensi.
Andrea Tomasetig, libraio antiquario appassionato di Novecento, da due anni ha un chiodo fisso in testa: invadere «le nuove piazze» della società contemporanea con la cultura. Altro che i non-luoghi di Marc Augé: shopping center e cinema multiplex sono una risorsa da sfruttare. «I libri devono farsi conoscere e aprirsi agli spazi pubblici», commenta Tomasetig, che da Cividale del Friuli, dopo una laurea al Dams con Umberto Eco, lavora da anni a Milano. Nasce da quest'idea il progetto «Comunicare il libro e la lettura» che da due anni a questa parte ha portato sotto le volte dell'Acquario mostre di grafica, ex libris musicali, incontri poetici, cineforum, spettacoli e altro ancora. La tappa del 2005 si concentra sui libri illustrati per ragazzi e dopo la mostra dedicata a quattro maestri per Pinocchio (Porcheddu, Accornero, Jacovitti e Luzzati) al cinema Arcadia di Melzo, quella di Pintér ben conclude la rassegna (fino a domani).

Il prossimo anno la campagna pluriennale di Tomasetig per portare il libro nelle piazze della modernità si chiuderà con una grande mostra sulle riviste italiane del Novecento: da «Poesia» a «Lacerba» senza dimenticarsi di ridere un po' con la satira del «Candido» e del «Male».

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