da Milano
Nonostante avesse la patente sospesa perchè quasi tre anni fa non si era fermato dopo aver provocato un incidente mortale, si è messo al volante di un furgone e, dopo aver travolto e ucciso ad Abbiategrasso (Milano) un pensionato in bicicletta, è di nuovo fuggito.
L'uomo, C.R., 42 enne di Vigevano (Pavia), titolare di una ditta di trasporti di piccole merci in città, è stato rintracciato e denunciato dagli agenti della polizia stradale di Vigevano per omicidio colposo, omissione di soccorso e simulazione di reato.
L'ultimo incidente è avvenuto la mattina del 23 agosto lungo la ex statale 494. Giunto all'altezza di Abbiategrasso, il furgone Fiat Iveco Daily guidato dal piccolo imprenditore ha travolto, uccidendolo sul colpo, Giovanni Rampinelli, pensionato di 66 anni, di Abbiategrasso, che tornava a casa in bicicletta dopo aver raccolto funghi nei boschi del Ticino. Il ciclista è stato scaraventato in un fosso e C.R. ha arrestato la corsa del furgone. Aveva la patente sospesa perchè alla guida di una Bmw il 10 ottobre del 2002 aveva travolto e ucciso a Corbetta un pedone e poi si era allontanato. Alla vista del corpo immobile del pensionato, l'autista è risalito sul mezzo e ha fatto perdere le sue tracce.
Secondo gli investigatori, il giorno dopo ha convinto un conoscente, B.B., 46 anni, a simulare il furto del furgone per evitare di essere scoperto. L'Iveco è stato poi trovato dalla polizia di Milano il 25 agosto, bruciato vicino a un campo nomadi di Muggiano, alla periferia di Milano. Dai cocci di vetro del fanale raccolti sul luogo dell'incidente, gli agenti della Polstrada sono risaliti al modello del furgone. Poi hanno preso in esame 2.500 veicoli dello stesso tipo che risultavano in circolazione tra la provincia di Milano e quella di Pavia.
Le indagini hanno portato i poliziotti in un autoparco di Milano, dove era stato portato il furgone incendiato. B.B. è stato convocato al commissariato di Vigevano e, messo alle strette, ha confessato di essersi inventato il furto per coprire l'amico. Per B.B. è quindi scattata una denuncia per simulazione di reato in concorso, mentre il responsabile dell'investimento deve rispondere anche delle accuse di omicidio colposo e omissione di soccorso.
Dal gennaio 2003 l'imprenditore risulta avere la patente sospesa per ordine del prefetto di Milano, che ha disposto a suo carico anche la revisione della patente per motivi psicofisici dopo la condanna in primo grado a un anno emessa dal Tribunale di Milano per il sinistro che lo ha visto protagonista a Corbetta.
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