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da Milano

Pininfarina guarda avanti. In ottobre al Salone di Parigi lo storico carrozziere piemontese presenterà una city-car elettrica, una concept car: a marzo 2009 il primo prototipo, entro il 2010 il lancio. La realizzazione dell’innovativa auto elettrica è il frutto dell’eccellenza del design e dell'ingegneria di Pininfarina uniti alla tecnologia sviluppata dal partner Vincent Bolloré nella produzione di batterie al litio (offriranno al veicolo prestazioni superiori alla concorrenza). Il finanziere bretone Bolloré da partner strategico è già divenuto socio con l’acquisizione del 10 per cento del capitale di Pininfarina. Interessati all’aumento di capitale di 100 milioni di euro anche il gruppo indiano Tata, che ha recentemente acquistato da Ford la Jaguar e la Land Rover e altri operatori italiani tra i quali Alberto Bombassei, numero uno della Brembo, Piero Ferrari, il figlio del fondatore della casa di Maranello, di cui è vicepresidente, e la famiglia Marsiaj, nome di rilievo nel panorama della componentistica automotive mondiale.
Questa azienda artigianale, fondata da Pinin Farina (padre di Sergio, nonno di Andrea) nel 1930 a Torino, in via Trapani 107 (in quell’anno con 90 dipendenti produsse 42 auto), apprezzata in tutto il mondo per la propria creatività, ambasciatrice del design italiano, ha contribuito all’evoluzione dell’industria dell’auto. Nel 2007 ha registrato un volume di affari di 670 milioni di euro, con 3.549 dipendenti impegnati in 14 centri in sette Paesi. Gli stabilimenti sono quattro: Grugliasco e Bairo (Torino), San Giorgio Canavese e Göteborg in Svezia.
I centri design sono ubicati a Cambiano (Torino), Parigi, Monaco, Stoccarda e Casablanca. Il Gruppo Pininfarina produce veicoli di nicchia ed è oggi uno dei maggiori fornitori di servizi in campo automobilistico. Negli ultimi venti anni ha disegnato oltre 200 modelli, ha prodotto dal 1950 al 2007 oltre 1,2 milioni di auto, 700mila le convertibili. L’attuale gamma produttiva include 5 nuovi modelli: Volvo C70 (oltre 20mila prodotte nel 2007), Alfa Romeo Brera e Spider (9.330 unità), Ford Focus Coupé-Cabriolet (una commessa di 22-23mila unità) , Mitsubishi Colt Czc (4.740). Tra gli altri clienti: Ferrari, Maserati, Peugeot-Citroën, Renault, Jaguar, Honda, Daewoo, Hyundai, AviChina, Brilliance, Chery e Jac. Da 20 anni opera anche la Pininfarina Extra, società del Gruppo specializzata in interior e product design; tra i clienti: Gancia, Motorola, Jacuzzi, Lavazza, Snaidero e 3M. Lo scorso anno Pininfarina si è ulteriormente sviluppata sul piano industriale, ma nel 2006-2007 si sono registrate difficoltà che hanno portato a una perdita di 114,5 milioni (21,9 nel 2006).
Gli ammortamenti elevati, previsti per maggiori volumi produttivi, hanno pesato sul bilancio. Nel 2009 dovrebbe tornare il profitto.

Altre perle si aggiungeranno alla Aurelia B del ’54 alla Giulietta spyder del ’55, alla Ferrari 599 Gtb e 4/5, a concept car come Sintesi, la concretizzazione di un sogno. Auto nate da una visione, tanta passione e molto coraggio.

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