Una manovra economica, quella varata ieri dal governo del neo premier Mario Monti, che non dispiace al governatore Roberto Formigoni, è condivisa dal presidente della Provincia Guido Podestà e invece provoca il giudizio negativo del sindaco Giuliano Pisapia. A convincere Formigoni, soprattutto il mancato taglio dei contributi destinati alle Regioni per finanziare sanità e trasporto pubblico locale. In cambio, sacrifici aggiuntivi ssranno chiesti ai cittadini, visto che ad essere toccate, ovviamente al rialzo, saranno lIrpef e (ancora una volta) laccisa sui carburanti. «Attraverso una lunga discussione - ha spiegato Formigoni - abbiamo convinto il governo a trovare unaltra strada e quindi abbiamo scongiurato tagli sia sulla sanità sia sul trasporto pubblico». Assolutamente critico, invece, Pisapia che parla di «misure che colpiscono sempre gli stessi». Indenni «i costi della politica», spiega. In questo senso, «un segnale forte sarebbe stato dire già oggi che seguirà nel giro di un mese, il tempo per risolvere i problemi tecnici, una patrimoniale che sarebbe andata a colpire le grandi ricchezze». Come dire che la ricetta giusta sono altre tasse. Più cauto Podestà che parla di una situazione che richiede una «cura da cavallo».
Ma oltre al necessario intervento sulle pensioni, invita il premier Monti a una più decisa lotta allevasione fiscale. «Dovere delle istituzioni è trovare gli strumenti per non scaricare sulle nuove generazioni il peso della crisi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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