Pirellone, via al valzer degli assessori

Si prepara un ampio rimpasto al Pirellone. Non solo la sostituzione dei tre assessori parlamentari, ma anche un ricambio delle deleghe con nuovi assessori. Roberto Formigoni sta riflettendo nell’attesa che arrivino le dimissioni dei tre eletti, l’azzurro Giancarlo Abelli e per An Viviana Beccalossi e Massimo Corsaro.
Tra i nodi da sciogliere il capodelegazione, il vicepresidente della giunta, il presidente del consiglio regionale e l’assessorato all’Ambiente. La soluzione dovrebbe arrivare entro quindici giorni.
Forza Italia punta a far entrare due nuovi assessori, che dovrebbero essere Giulio Boscagli (alla Famiglia) e Stefano Maullu, al quale potrebbe toccare proprio l’Ambiente lasciato libero da Marco Pagnoncelli, che sarà destinato a un altro incarico. L’intenzione è sia garantire tutte le aree del partito che far entrare un esponente espressione dell’elettorato milanese. La questione è chi erediterà il ruolo di «pastore del gregge» azzurro, finora ricoperto da Giancarlo Abelli. Il ragionamento è che è necessaria una persona che abbia esperienza di giunta e in pole position nelle richieste di Forza Italia al governatore c’è Massimo Buscemi. Per quel che riguarda il capogruppo in consiglio, si pensa a Carlo Saffioti o Paolo Valentini.
La questione del vicepresidente riguarda la Lega e Alleanza nazionale, che attualmente ha Viviana Beccalossi come numero due. An pensa di far entrare Luca Ferrazzi e Romano La Russa (che lascerebbe volentieri il Parlamento europeo). Tra le possibilità c’è che un lumbard subentri a An (Davide Boni o Massimo Zanello), ma in questo caso Alleanza nazionale chiederebbe come compensazione la presidenza del consiglio. Il leghista Ettore Albertoni, dopo l’approvazione dello Statuto, è deciso a lasciare il Pirellone e il partito di Bossi è diviso in due: da un lato chi punta a mantenere la presidenza dell’aula, dall’altro chi vorrebbe il vice della giunta.
Passando ai cattolici, è probabile che prevalga il «metodo ambrosiano» che mantiene l’alleanza con l’Udc (e che ha consentito al centrodestra di vincere in diversi Comuni di sinistra) e che rimanga Mario Scotti. Ancora incerto il ruolo di Domenico Zambetti, che potrebbe entrare nella segreteria del presidente.

Il consigliere Alessandro Colucci si prepara a diventare coordinatore provinciale ma, poiché molti colleghi protestano perché temono che ne sia avvantaggiato in vista delle regionali del 2010, il progetto è costituire un gruppo che abbia Sante Zuffada come vicario e altri due vice in Stefano Maullu (se non entrerà in giunta) e Mario Sala.

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