Pirlo: "Il pallone d’oro? Lo sogno fin da bambino"

Pirlo: "Il pallone d’oro? Lo sogno fin da bambino"
Milano - Carlo Ancelotti è soddisfatto, pur non avendo digerito il gol subìto nel recupero («Era anche in fuorigioco, ma non mi disturba più di tanto») ed elogia i suoi giocatori: «Se dovessimo giocare sempre così, non avrei alcuna preoccupazione in Champions.

Abbiamo iniziato bene, anche se nel primo tempo avremmo dovuto essere più aggressivi. Abbiamo concesso qualcosa, ma poi la squadra si è mossa bene e abbiamo creato tante occasioni. Non le abbiamo concretizzate ma si sono viste belle giocate in velocità con la palla a terra: i miei giocatori, se ispirati, sanno fare davvero bene».

Elogia poi Rui Costa: «Il suo è stato un gradito ritorno, tanto affetto da parte nostra, lo ricordiamo con piacere». Ma il Milan di Champions è diverso da quello del campionato, però Ancelotti non casca nel tranello: «Siamo grandi anche in campionato e dobbiamo restare competitivi in entrambe le manifestazioni». Gli elogi poi arrivano per Pirlo e Kakà. «Pirlo ha disputato una grande partita», afferma il tecnico rossonero. «In quel ruolo è insostituibile e, a dir la verità, non vedo in circolazione altri centrocampisti come lui: ha intelligenza tattica, sensibilità, qualità, senso del gioco e altruismo. Pallone d’oro a Pirlo? Sarei contento di un primo e un secondo posto tra lui e Kakà, anche se Ricardo è in vantaggio per i gol fatti. Però sono indifferente, l’importante è che sia uno dei nostri a vincerlo.

Dida? Bene, però mi spiace la sfiducia di parte del pubblico per lui e Gilardino». E Pirlo: «Se sono da Pallone d’Oro? È il sogno di ogni ragazzo che inizia a fare il calciatore. No, non corro solo per il secondo posto dietro a Kakà».

Al settimo cielo anche Adriano Galliani: «L’Europa è l’habitat naturale per questa squadra e noi cerchiamo di spiegarlo ai giocatori che vengono da noi... Certo, la differenza tra Champions e campionato è abissale: in Europa si gioca e si lascia giocare, in Italia no. Pirlo è stato straordinario, ogni suo lancio è una palla gol, è meraviglioso da guardare. Me l’ha detto anche il presidente Berlusconi». Ha quasi le lacrime agli occhi Manuel Rui Costa che è uscito con una standing ovation e a fine gara si è inchinato verso la curva che l’applaudiva: «Qui c’è una parte del mio cuore. Sono felice ed emozionato. Il Milan è troppo forte per noi».
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