Fabrizio de Feo
da Roma
Senatore Pisanu, dai flussi programmati della Bossi-Fini si sta passando alle «frontiere aperte» del governo Prodi, prima con la maxisanatoria per 350mila immigrati, poi con lallentamento dei vincoli per il ricongiungimento familiare. Quale giudizio dà delle politiche per limmigrazione messe in atto dal suo successore, Giuliano Amato?
«Sono preoccupato. Anzi molto preoccupato perché da un lato stanno demolendo gli argini che avevamo faticosamente costruito contro limmigrazione clandestina. Dallaltro non vengono avviate iniziative apprezzabili per il governo degli immigrati regolari e il loro inserimento nel nostro tessuto economico e sociale. Tutto ciò, peraltro, proprio nel momento in cui nel resto dEuropa, dalla Francia al Regno Unito, si adottano politiche restrittive e norme molto più severe della stessa Bossi-Fini che pure avrebbe ormai bisogno di fare il tagliando».
Cè una strategia politica che sottende a questo abbassamento delle barriere contro la pressione migratoria?
«Temo che si proceda solo in base alle sollecitazioni ideologiche di quella sinistra estrema che già da tempo pretendeva lapertura delle nostre frontiere e la smobilitazione dei Cpt».
Lei ha sempre definito quello dellimmigrazione un problema europeo. Ora Amato sembra seguire la sua strada, invocando laiuto dellUnione Europea.
«Amato fa bene a insistere nel chiedere limpegno più forte possibile dellUnione. Ma non bisogna farsi illusioni perché le risorse concretamente disponibili in sede europea sono molto modeste e noi che siamo tra i più aggrediti, almeno per quanto riguarda limmigrazione via mare, dobbiamo fare affidamento soprattutto sulle nostre risorse».
Quale sarà la risposta dellEuropa alla richiesta di Amato?
«Guardi, il punto mi sembra un altro: il governo, oltre a chiedere aiuto, si deve preoccupare di fare politiche in sintonia con le impostazioni generali dettate dallUnione e quello che oggi sta facendo mi pare si muova nella direzione opposta. Ad esempio sono sicuro che la sanatoria di fatto di 330mila clandestini appena compiuta sia una misura giudicata molto negativamente da tutta lEuropa».
LItalia potrebbe essere vittima di un richiamo o una sanzione?
«Su questo piano cè da temere soprattutto una reazione politica negativa simile a quella ci fu lo scorso anno verso la Spagna. È chiaro, infatti, che la nostra sanatoria avrà ripercussioni negative sul resto dEuropa. Daltra parte se non si fanno più respingimenti alla frontiera e le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei clandestini possono dire ai migranti che non cè più il rischio di essere bloccati alle frontiere e rispediti verso il Paese di origine o quello di ultima provenienza, di fatto si spalancano le porte del continente».
Il governo Prodi respinge la definizione di sanatoria per il nuovo decreto flussi.
«Decreto flussi è una definizione assolutamente impropria. Chiamiamo le cose con il loro nome: si tratta di una sanatoria che, oltretutto, rischia di realizzarsi in maniera del tutto illegale. Il motivo? Le basti pensare che gli immigrati illegali che beneficiano di questo provvedimento dovrebbero rientrare nel loro Paese, raccogliere il visto di ingresso nei consolati italiani e poi ritornare in Italia. Lei crede che tutto questo iter verrà davvero rispettato?».
Qual è lo scenario che lei immagina?
«Io temo che crescerà solo la confusione e che il problema sfuggirà di mano. Gli uffici competenti, peraltro, non sono tecnicamente preparati a fronteggiare un flusso di circa mezzo milione di persone quando ne attendevano 170mila. Senza contare che a questo si aggiungono anche i ricongiungimenti familiari. Insomma non è difficile in prospettiva prevedere conseguenze pericolose per gli stessi migranti e per la sicurezza e lordine pubblico nel Paese».
Lei ha unidea di quanto potrebbe incidere a livello numerico il meccanismo dei ricongiungimenti familiari?
«Certamente il meccanismo ha un effetto moltiplicatore forte perché è facile, con laiuto di gruppi criminali ben organizzati, aggirare le norme».
Cè il rischio che la maxi-sanatoria possa rappresentare uno spot capace di attrarre immigrati da tutto il mondo?
«Le organizzazioni criminali sono ben informate.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.