«La lista civica nazionale dei sindaci credo sia illusoria e non ho mai dato la mia adesione. Farò il sindaco di Milano per 5 anni anche se lavorerò per il cambiamento nazionale». Così il sindaco Giuliano Pisapia ha smontato i progetti di qualche collega di sinistra che, di fronte alla crisi del Pd, pensa di mettere in campo un partito dei primi cittadini. Pisapia ha parlato di questi piani e scenari politici alla presentazione di un libro sulla sua candidatura del 2011, e lo ha fatto confrontandosi con Marco Doria, candidato del centrosinistra a Genova. «Vorrei suscitare anche a Genova - ha detto Doria - la spinta al cambiamento, lentusiasmo, che Pisapia ha saputo suscitare a Milano. Io ci sto provando». Il candidato genovese ha voluto stabilire un vero e proprio asse Milano-Genova (alla faccia del Pd che non aveva lanciato alle primarie né Pisapia due anni fa, né Doria il mese scorso a Genova).
Doria ha annunciato lintenzione di «confrontarci sui problemi delle grandi città italiane in difficoltà per i tagli portati avanti in questi anni dai governi nazionali». Il governo delle città «come Milano e Genova - ha aggiunto - può dare un segnale per il governo del Paese.
Pisapia boccia il partito dei sindaci: «Unillusione»
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