Da Ecopass al bilancio alle strategie per Expo. C’è un vertice di maggioranza convocato dalle 16.30 a Palazzo Marino. I segretari dei partiti si defilano dopo un’ora, meglio la manifestazione anti-Berlusconi organizzata dal centrosinistra in piazza San Babila. Escono i coordinatori locali del Pd Roberto Cornelli e Francesco Laforgia, il commissario dell’Idv Stefano Zamponi e della Federazione della sinistra Antonello Patta. In piazza Scala c’è anche un capogruppo che ride. Ma è quello del Pdl Carlo Masseroli che coglie quello che si dice «il dato politico». Ossia: «Il sindaco ha già battuto il record di presenze in consiglio ma non trova neanche il tempo per vedere i partiti della maggioranza, li snobba e intanto si “mangia“ il loro elettorato». Giuliano Pisapia non partecipa all’incontro chiesto nei giorni scorsi soprattutto da quei gruppi come l’Idv e Prc che non hanno rappresentanti in giunta. E si sono trovati - ultimo caso il ticket - di fronte ad annunci senza il minimo coinvolgimento. Zamponi fa buon viso, «dopo vent’anni che la sinistra non governava a Milano non siamo ancora riusciti a trovare il metodo, ci proviamo. Non c’era il sindaco? É l’inizio di un percorso, verrà a fare la sintesi». La sera prima aveva obiettato che «prima si discute in maggioranza, poi si rendono note le ipotesi all’esterno». Ieri davanti a Palazzo Marino evita polemiche. Patta (Prc) è meno elegante, «se deve essere una cabina di regia con il sindaco, dovrebbe esserci anche lui».
Arrivato tardi da Roma, Tabacci ha confermato il buco di 400 milioni di euro previsto per il 2012 dopo l’ultima manovra, budget ridotto di circa il 20% per la spesa del Comune che si attestava intorno ai 2,5 miliardi. Ma col governo sta lavorando perchè a Milano sia concessa la deroga al Patto di stabilità per le opere Expo. «Faremo un lungo lavoro per capire come trovare le risorse» anticipa la capogruppo del Pd Carmela Rozza. Rinviato a una giunta straordinaria la prossima settimana invece il voto sulla delibera di riequilibrio del bilancio 2011, Tabacci ha ribadito un piano di tagli agli assessorati e congelamento delle spese non obbligatorie per riparare ai 170 milioni della mancata vendita delle quote di Serravalle. Ieri l’assessore ha incontrato anche il presidente di Sea Aldo Bonomi, gli analisti hanno proseguito le operazioni per lo sbarco della società in Borsa nella finestra autunnale, ma la quotazione sembra bloccata almeno fino all’anno prossimo. E nel frattempo potrebbe prendere concretizzarsi l’asse con Vito Gamberale, con i suoi Fondi italiani per le infrastrutture punta a fare «shopping» sia in Sea che in Serravalle.
Si sciolgono oggi invece due nodi delle ultime settimane. Primo, la Commissione antimafia si cui sindaco e maggioranza hanno finalmente trovato una quadra. Ci sarà una Commissione composta solo da consiglieri come prevede il regolamento e sollecitava il Pd (presidenza a David Gentili, il vice all’opposizione) affiancata da un Comitato di esperti come chiedeva Pisapia, che sceglierà i componenti.
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