Pisapia (e leghisti): «Mobilitiamoci per la deroga al patto di stabilità»

Una mobilitazione bipartisan con il coinvolgimento dell’Anci, per ottenere dal governo una deroga agli obblighi previsti per il Comune dal patto di stabilità. Lo ha chiesto ieri il sindaco Giuliano Pisapia soprattutto in vista dell’Expo. Nessuna azione fuori legge, ma un invito alla crociata comune per lo sforamento di norme che rischiano di imbrigliare lo sviluppo. Soprattutto in un momento di crisi. Anche perché in gioco ci sono Sea e Serravalle, i gioielli di famiglia che per troppa fretta rischiano di essere svenduti. Di qui la proposta di Pisapia a tutto il consiglio perché si unisca in una battaglia comune. Martedì, ha spiegato ieri, «in una riunione di maggioranza abbiamo tutti detto che vogliamo evitare lo sforamento del patto». Per poi aggiungere di aver «fatto un appello a tutti i componenti di maggioranza e minoranza perché tutti insieme ci si mobiliti perché si possa derogare il patto quest’anno». E allora, «chiediamo al governo - ha concluso Pisapia - una maggiore attenzione allo sviluppo di Milano». E ancora. «Abbiamo l’obbligo morale, giuridico e politico di non sforare il patto di stabilità - conclude Pisapia - per riuscirci stiamo portando avanti azioni strategiche di risparmio e di lotta agli sprechi. Allo stesso tempo mi sono impegnato per chiedere la deroga almeno per il 2011, anche in virtù del fatto che Milano deve affrontare molti investimenti per Expo 2015, un evento importante per tutto il Paese».
Sì da Letizia Moratti. E risposta positiva anche dalla Lega. Disponibilità a collaborare, ma a condizione che Pisapia violi i vincoli di bilancio del patto di stabilità e soprattutto che si impegni a non aumentare l’imposizione fiscale e a non «svendere» Sea e Serravalle. «Se invece di svendere il patrimonio pubblico o di aumentare ancora le tariffe - spiega il capogruppo Matteo Salvini (nella foto) -, il sindaco Pisapia deciderà di fregarsene del patto di stabilità, di battere i pugni sul tavolo dello Stato centrale e di trattenere in città una parte delle tasse pagate dai milanesi, allora avrà il mio sostegno». Molto più cauto il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo. «Per scelta morale o legale o per convenienza, il patto di stabilità non lo possiamo sforare, quindi i soldi li dobbiamo trovare». Le vendite di Sea e Serravalle? «Non possiamo sforare e se non ci sono altre possibilità, dobbiamo tentare questa strada». Un no secco arriva, invece, dal capogruppo del Pdl Carlo Masseroli: «Se Pisapia vuol dire che lui è meglio di Renzi, non usi Milano.

Il patto di stabilità non va sforato, perché è uno strumento per controllare la spesa e l’appello del sindaco è fatto per scagliare il centrodestra di Milano contro la maggioranza di governo. Una posizione irresponsabile: se lo può scordare, di usarci per fare la sua battaglia contro il governo ed è irresponsabile chiederlo».

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