Pisapia mette le mani in tasca ai milanesi

Il nuovo consiglio comunale non ha praticamente ancora fatto tempo a sedersi ed ha già squadernato sul tavolo un arsenale fiscale da fare invidia allo sceriffo di Nottingham. Non manca proprio nulla: dall’aumento del cinquanta per cento (si, avete letto bene) dei biglietti Atm, alla tassa di soggiorno fino a cinque euro al giorno, all’introduzione dell’addizionale comunale Irpef «sui redditi alti» (si pensa ad un’aliquota aggiuntiva dello 0,2 o dello 0,4% da sommare alle tasse nazionali e regionali, già da primato), ad una revisione dell’Ici per finire con l’aumento delle rette degli asili. Considerata la limitata autonomia impositiva di un comune c’e’ di che rimanere basiti. Se si dovesse replicare tanto zelo su scala nazionale probabilmente invece della manovra tremontiana si passerebbe direttamente all’abolizione della proprietà privata.


Intanto il Pd fa la sua parte proponendo di tassare «il lusso», ovvero aumentando l’Ici sul patrimonio immobiliare di banche e assicurazioni e sugli appartamenti di lusso. La «manovra» firmata Tabacci potrebbe arrivare in giunta già domani, a quel punto l’aula sarà costretta ai lavori forzati per approvare il bilancio preventivo entro il 31 agosto.

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