«Dopo un confronto con la città, Area C doveva partire, bisogna comunque passare al fare, salvo poi avere la capacità di avere un momento di pausa, di fare una riflessione di valutare la sperimentazione e di essere anche capaci di fare modifiche, di cambiare non idea ma quello che nel percorso iniziato si è dimostrato meno efficace rispetto agli obiettivi». Parola del sindaco, che ha ribadito la natura sperimentale del provvedimento. Pisapia si è poi detto soddisfatto di come la città ha risposto: «Ce la stiamo facendo, basta guardare, ad esempio, ciò che abbiamo fatto per la linea 1 del metrò. Ogni mattina tengo acceso apposta il cellulare, sto vivendo questa prova con un patema danimo incredibile. È sbagliato anche dire che non sta incidendo sullo smog, perché anche se non era questo lobiettivo, il black carbon è diminuito».
Intanto continuano le raccolte firme contro «Ecotass»: ai partiti, Pdl e Lega, al consiglio di zona 1 e ai titolari delle autorimesse del centro, che hanno fatto ricorso al Tar, ai residenti di Area C, ieri mattina si è unita anche la segreteria provinciale del Coordinamento per lindipendenza sindacale delle forze di polizia che ha promosso una raccolta firme per indire un referendum abrogativo. «Stiamo affrontando questo provvedimento con la prospettiva di far diminuire i disagi e aumentare i vantaggi - la replica di Pisapia -. Al di là poi delle legittime proteste di chi non capisce certe scelte, credo che area C non debba essere educativa ma un esempio: dobbiamo dare gli strumenti in modo che una imposizione diventi una convinzione». Diversa la posizione sui residenti del centro: «molti hanno votato per il referendum e per la mia lista che era molto chiara a riguardo nel programma elettorale. Alcuni dicono: si, ma pensavo non riguardasse me. Questa è una cosa bruttissima, da cambiare, Milano deve tornare al civismo che lha contraddistinta».
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