Due agosto 1989. Quel giorno la Behavioral Science Unit dellFbi firma il suo rapporto sul caso. Le conclusioni degli esperti sono assai nette. Per loro la ferocia non può essere la somma delle personalità distorte di Pacciani, Vanni e Lotti. Di più, «se laggressore è stato arrestato in passato è il risultato di piccole violazioni, come incendio e furto. Non dovrebbe aver commesso reati come aggressioni o reati contro la persona». Insomma, niente a che fare con il giovane Pacciani che nel 1951 sorprese la fidanzata Miranda in atteggiamenti inequivocabili, uccise lamante con 19 coltellate e la costrinse a fare lamore vicino al cadavere. Per lFbi «laggressore è una persona inadeguata e immatura sessualmente, che ha avuto pochi contatti sessuali con donne della sua età». Siamo, di nuovo, in un altro film. Il mostro sarebbe dunque un uomo dalla sessualità debole, incerta, irrisolta. Un uomo dal rapporto assai problematico con laltro sesso, come dimostrerebbe lo strano rituale che ha accompagnato i delitti, sempre escludendo il primo, dal 74 all85.
Perché, dopo il massacro, il corpo della donna viene sempre trascinato lontano dalla macchina e poi orrendamente mutilato? «La possessione e il rituale si legge nel rapporto sono molto importanti per questo tipo di aggressore. La necessità della possessione, come pure il rito attuato dallaggressore, denunciano rabbia verso le donne in genere. La mutilazione degli organi sessuali delle sue vittime rapresenta sia uninadeguatezza dellaggressore sia il suo astio verso le donne».
Il mostro, prosegue lFbi attingendo al suo database, «aveva perso la madre da piccolo, per un traumatico abbandono o per la morte. Probabilmente, poi, da bambino, era stato vittima di gravi abusi sessuali, fisici o emotivi». Caratteristiche notano Spezi e Preston nel loro libro che corrispondono con «incredibile precisione» alla persona convenzionalmente chiamata Carlo. Certo, nel 1974 Carlo era solo un ragazzo di 15 anni, ma proprio lFbi enumera una serie impressionante di serial killer adolescenti.
Resterebbe da interpretare il silenzio del Mostro fra il 1974 e il 1981 e poi dal 1985 in poi. Anche su questo lFbi dà la sua versione. La misteriosa interruzione dei delitti si spiegherebbe con il semplice fatto che il Mostro era altrove.
Tutti i tasselli, se si segue la biografia di Carlo, vanno al loro posto. La madre morta in modo drammatico e sospetto prestissimo, lo strano furto in casa di Salvatore Vinci nel 1974, laver abitato lontano da Firenze fra il 1975 e il 1980, due arresti per reati di poco conto, un matrimonio fallito per impotentia couendi, il successivo legame con una donna più anziana.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.