Pista del ghiaccio, abete bianco, motonave La Regione Lombardia invita a fare festa

Pista del ghiaccio, abete bianco, motonave La Regione Lombardia invita a fare festa

Il centro affollato già dal primo mattino, centinaia di persone cariche di pacchetti, file ai bancomat. In città la crisi si confonde nel clima natalizio. E le iniziative della Regione contribuiscono a creare a Milano un’atmosfera di festa sempre più intensa.
Da ieri, e fino all’8 gennaio, piazza Città di Lombardia, proprio davanti al Pirellone, sarà attrezzata in una sorta di palazzo del ghiaccio con pista, esibizioni e lezioni di hockey e pattinaggio artistico. Per questo patinoire ambrosiano, fino al 23 dicembre, l’apertura al pubblico sarà, la mattina, dalle 10 alle 13, il pomeriggio dalle 14 alle 20; dal 24 dicembre al 4 gennaio la struttura sarà aperta dalle 14 alle 20, orario continuato. L’ingresso costa un euro.
Sempre nella medesima piazza, ma nel pomeriggio, il presidente Roberto Formigoni - che in mattinata aveva inaugurato la pista di ghiaccio con la campionessa di pattinaggio Barbara Fusar Poli - era presente anche all’installazione dell’abete bianco di 10 metri, proveniente dalla Val Gerola (Sondrio) e addobbato per l’occasione con 40 cordoni di luci. Accanto all’albero di Natale la mostra fotografica su pannelli «L’anima del bosco. Uomini e foreste di Lombardia», già esposta in centro città a giugno. Queste due iniziative verdi chiudono l’Anno internazionale delle foreste e la rassegna di eventi realizzati su tutto il territorio lombardo dall’assesorato ai Sitemi verdi e paesaggio.
Per finire ricordiamo che da mercoledì fino al 29 gennaio, la motonave Romulus solcherà le acque del Naviglio Grande, percorrendo la Linea delle Conche, un percorso storico-culturale milanese che consentirà di scoprire scorci urbani dei Navigli Grande e Pavese.
Partendo dall’approdo davanti ad Alzaia Naviglio Grande 4, si potrà ammirare il vicolo dei Lavandai, Palazzo Galloni, sede del Centro dell’Incisione, giungendo poi al complesso monumentale composto dal ponte, dal lavatoio e dalla chiesa binata di San Cristoforo, capolavoro del XIV secolo da cui duchesse, re ed imperatori entravano a Milano per via d’acqua.

Invertita la rotta, si scende fino al ponte «dello Scodellino» entrando nella Darsena, un tempo uno dei più grandi porti interni del nostro Paese. Da lì si passa sul Naviglio Pavese, fino alla famosa chiusa della «Conchetta», recentemente ristrutturata da Regione Lombardia e ultima tappa prima del rientro all’approdo.

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