Milano - Torino e Foggia sono state nei
giorni scorsi teatro di due gravi episodi di cronaca: ragazzi armati
di pistole a gas, o ad aria compressa, hanno sparato ferendo con
pallini di metallo due persone. Questo tipo di pistole anche se
considerate "a modesta capacità offensiva" possono essere molto
pericolose e non possono essere detenute e usate da minorenni. Lo
ricorda la Polizia di Stato che ha dedicato uno speciale alla vicenda
ed alle normative relative a queste armi con potenza inferiore a 7,5
joule sul proprio sito, www.poliziadistato.it "Il ragazzo solleva un fazzoletto rosso sul viso, impugna l’arma
a due mani, tende le braccia - proprio come un vero "pistolero" - e
spara, in alto. L’immagine del giovane di Torino che punta la pistola,
a gas, verso l’ottavo piano di un palazzo e spara ha fatto il giro
delle tv e dei siti web. La polizia - chiamata dal signore che ha
ripreso tutta la scena - trova sul suo balcone pallini di metallo e
poco dopo individua anche i responsabili del gesto. Sono 3 ragazzi,
ancora minorenni, che lo stesso giorno hanno sparato, anche, ad
un’insegnante alla fermata dell’autobus, ferendola al sopracciglio. La
pistola usata è una copia della Walther P99 il cui caricatore può
contenere fino a 15 proiettili calibro 4,5 che possono fare anche
molto male: a dieci metri il pallino può forare senza fatica un vetro
spesso 5 millimetri", si legge sul sito della Polizia.
"Giocattoli" pericolosi "A Foggia un caso analogo: un giovane studente di 16 anni è
stato colpito sopra l’occhio dallo sparo della pistola di un compagno
di scuola. Quest’ultimo, 18 anni, aveva da poco acquistato l’arma ad
aria compressa e voleva mostrarla agli amici.
Pistole a gas, polizia: "Le regole"
Nei giorni scorsi a Torino e a Foggia due persone sono rimaste ferite dalle pistole "giocattolo". Sul sito della polizia uno speciale dedicato alle normative in materia
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