Pistorio: «Telecom è un’azienda sana»

Da Madrid ridimensionate le affermazioni di Alierta: «Niente fusione in Brasile»

da Milano

Si va verso un’integrazione in Sudamerica tra Vivo (la controllata di Telefónica e Portugal Telecom) e Tim Brasil di Telecom Italia? «Perché no, per me è una buona idea», ha detto il presidente del gruppo spagnolo, Caesar Alierta, al Sole 24 ore.
Ma ieri mattina un portavoce di Telefónica, a Madrid, le cui affermazioni sono state rilanciate dall’agenzia Reuters, ha smentito che Alierta si sia espresso in questi termini: «Il presidente di Telefónica - ha affermato, tranchant, il portavoce - non ha fatto quei commenti». Da parte sua il presidente di Telecom, Pasquale Pistorio, ieri sullo stesso argomento ha sfumato: «Sul Brasile - ha spiegato - si è già espresso l’amministratore delegato Riccardo Ruggiero con gli analisti finanziari nel corso di una presentazione». Ruggiero aveva negato che con Telefónica siano in corso colloqui di questo tipo e che s’intraveda una fusione delle rispettive attività nel mobile.
Ospite di Alberto Bombassei all’inaugurazione del nuovo centro di ricerche Brembo, presso Bergamo, Pistorio è stato avvicinato dai giornalisti ai quali ha ribadito che «c’è un piano industriale che funziona e che va avanti bene», mentre «con l’amministratore delegato Ruggiero e il vicepresidente Carlo Buora c’è la massima sintonia». «Se e quando ci saranno aggiornamenti al piano industriale, lo comunicheremo. Telecom è un’azienda economicamente sana, tecnicamente all’avanguardia, continuerà a far bene: anzi, sempre meglio».
Quanto al dibattito sulla separazione della rete, ha aggiunto Pistorio, «esiste un colloquio in corso con l’Authority. L’obiettivo è di avere la massima apertura all’accesso della rete, e questo è oggetto di consultazione e dibattito, con l’intenzione di avere un’azienda competitiva che possa investire pesantemente». Secondo Pistorio «Telecom investe più della media delle aziende europee», mentre sul fronte della banda larga «l’Italia è all’avanguardia. L’azienda è competitiva e ritengo possa continuare a investire pienamente».


Tornando a Vivo-Tim Brasil, venerdì il segretario generale di Telefónica, Gustavo Fleichman, ha garantito a Elisabeth Farina, numero uno del Cade, l’Antitrust brasiliano, che la sua azienda e Telecom Italia manterranno separate gestione e operazioni nel Paese sudamericano. Il Cade esaminerà la posizione di Telefónica a partire dal 21 maggio. Da notare che un’eventuale integrazione di Vivo e Tim Brasil avrebbe in Brasile una quota di mercato del 54,2 per cento.

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