Paola Fucilieri
Sono vacanze tristi e talvolta con epiloghi drammatici quelle che si prendono, loro malgrado, gli animali domestici abbandonati in città e in pessime condizioni da padroni senza cuore e in fregola da ferie estive. Ieri un pitone è stato investito e poi è morto durante le operazioni di soccorso, mentre un piccolo coniglio è stato salvato dopo essere stato lasciato senza cibo e acqua nellandrone di una casa.
A Milano lestate è difficile per tutti. Figuriamoci per gli animali domestici o allevati come tali. Già gli spazi (comunque) angusti degli appartamenti creano loro disagi e li obbligano ad adattarsi e lhabitat «cementato» certo non facilita le cose. Se a questo, tra luglio e agosto, si aggiunge la canicola, ma soprattutto linsensibilità improvvisa dei proprietari, tutti moine e carezze durante lanno e completamente senza cuore quando si tratta di andare in ferie, dobbiamo ringraziare chi ha voluto fortemente la legge che punisce chi maltratta gli animali con sanzioni salatissime o anche con un anno di carcere.
Il pitone della razza asiatica «moluro» - lungo circa due metri e del diametro pari al braccio di una donna - ritrovato ieri mattina in viale Toscana, nelle vicinanze del parco Ravizza, è morto durante il trasporto in un centro veterinario specializzato. Gli addetti dell'Ente protezione animali (Enpa), avvertiti dalla polizia, lo hanno soccorso ma l'animale è deceduto per un edema polmonare dovuto a schiacciamento, proprio all'altezza della testa. Il povero rettile, inoltre, era stato abbandonato in precarie condizioni fisiche e appariva molto denutrito; poi, una volta per strada, è stato anche investito da unauto.
Meglio invece è andata al coniglietto, chiamato poi Pitagora (perché trovato in via Archimede) dagli operatori dellEnpa che lo hanno salvato dopo che il suo proprietario, lasciandolo nellandrone del suo palazzo senza acqua né cibo, ha esasperato il suo gesto mettendogli al collarino un biglietto spudorato: «Parto e torno a settembre. Grazie».