Podestà «Nuovo termovalorizzatore deterrente per la mafia»

La Lombardia salvata dal rischio infiltrazioni mafiose grazie ai termovalizzatori. La criminalità organizzata può arrivare «solo» a controllare il territorio e quindi gestire le discariche, non impianti così tecnologicamente avanzati. Rimane però un pericolo, la bonifica di aree inquinate e qui può intervenire in particolare la ’ndragheta che controlla l’80 per cento delle aziende movimento terra. Gaetano Pecorella, presidente della bicamerale sugli illeciti legati al ciclo rifiuti, è intervenuto ieri al convengo su «Traffico rifiuti e infiltrazioni criminali» organizzato dalla Provincia, tracciando un quadro tutto sommato rassicurante. «Attenzione però - ha detto il senatore - nel milanese ci sono un migliaio di siti da bonificare. E proprio in questa attività potrebbe infilarsi la ’ndrangheta che controlla pressoché interamente il ciclo del movimento terra». Pecorella ha sottolineato la necessità di effettuare controlli preventivi ma soprattutto di inasprire le pene. Il presidente della Provincia Guido Podestà ha poi annunciato la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore per Milano: «Questi impianti sono un deterrente contro la criminalità organizzata».

Mentre Daniele Bellotti l’assessore regionale, al Territorio ha auspicato il federalismo anche nei rifiuti. «Chi li produce deve anche smaltirli, la Lombardia non può esportarli come ha fatto finora in particolare l’amianto, per il quale mancano totalmente impianti di smaltimento».

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