
"Siamo felici ed orgogliosi di avere al via della Tre Valli Tadej Pogacar, fresco vincitore del titolo mondiale ed europeo. Ma non voglio parlare del corridore di cui si è già detto tanto e che tutti conosciamo. Voglio ringraziare l'uomo Tadej che ha dimostrato di essere una persona che mantiene la parola data. Anche da questi gesti si misura la statura di un grande campione...".
Le lacrime dello scorso anno, quando sul traguardo di Varese l'organizzatore Renzo Oldani fu costretto ad annunciare che sospendeva la Tre Valli perchè flagellata dal maltempo, sono un ricordo. Ora sorride perchè oggi al via davanti al Museo de Tessile di Busto Arsizio avrà nuovamente fuoriclasse sloveno della Uae che aveva promesso che sarebbe tornato e quasi tutti i big del ciclismo mondiale. Un parterre de roi come dicevano i telecronisti di una volta con 23 squadre al via, di cui 17 WorldTour e una startlist da classica che, oltre al due volte campione del mondo della Uae, vedrà in gara anche Isaac Del Toro, il giovane messicano che pochi giorni fa ha vinto il Giro dell'Emilia, Primo Roglic, Jai Hindley, Richard Carapaz Mikel Landa, Sepp Kuss e i nostri Giulio Pellizzari e Antonio Tiberi.
Edizione numero 104, "tappa" finale del Trittico lombardo dopo la Coppa Agostoni, vinta dal britannico Adam Yates, e dopo la Bernocchi che ha visto primo al traguardo il francese Dorian Godon. La tre Valli è la rampa di lancio perfetta verso il Giro di Lombardia di sabato che chiude la settimana più importante del ciclismo lombardo: "Il Trittico lombardo - aveva spiegato poche settimane fa il governatore Attilio Fontana alla presentazione- è un classico per la nostra regione. Il ciclismo in Lombardia ha una storia e ha una passione che è unica, coinvolge tanti lombardi e rimane un'eccellenza del nostro territorio"".
La Tre Valli Varesine fa parte della storia del ciclismo ed è una sfida che non lascia mai respiro, con 3377 metri di dislivello e continui saliscendi tra Valcuvia, Valganna e Valceresio. Negli anni ha incoronato campioni come Giuseppe Saronni e Gianni Motta, entrambi vincitori per quattro volte. Ed è stato proprio il campione iridato di Goodwood nei giorni scorsi il protagonista di una serata che ha chiuso una lunga serie di appuntamenti legati alla storia della classica varesina per il Binda Cycling Festival organizzato dall'associazione di Promozione Sociale Tre Valli Varesine in collaborazione con la Società ciclistica Alfredo Binda e Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo.
Nel Salone Estense Saronni durante l'incontro "I Campioni si raccontano..." ha ripercorso la sua carriera e le sue vittorie e ha svelato i segreti dei suoi trionfi. Oggi la parola passa ad un altro campione del mondo. E la storia della Tre Valli continua.