Caro direttore,
, critico televisivo del Giornale, non ha mai amato Porta a porta. Scelta più che legittima, naturalmente, anche se suona singolare che su 1500 puntate spalmate lungo tredici anni non ne ricordiamo nessuna, forse, che abbia ricevuto il suo plauso convinto. Nonostante tutti i concorrenti che si sono alternati sulle diverse reti siano stati regolarmente battuti da noi.
Avrei fatto a meno volentieri di questo intervento se ancora ieri i lettori del Giornale non fossero stati condotti ad una visione distorta della realtà. Fino ad oggi i confronti tra Porta a porta e la nuova edizione di Matrix, ben condotta da Alessio Vinci, sono stati soltanto tre e Porta a porta li ha vinti tutti: 23.87 di share di media contro 14.94. Ma i tuoi lettori, caro direttore, non lo sanno.
Caverzan ironizza sul nostro comunicato che giovedì scorso spiegava la condizione di assoluto favore con cui era partito Matrix rispetto a Porta a porta: il 35.14 di traino contro il nostro 8.42. Partire con oltre due milioni di spettatori in più è un vantaggio enorme. Rimontarlo e addirittura vincere nella sovrapposizione è un'impresa che non so davvero se e quante volte potrà ripetersi nei prossimi mercoledì quando Matrix potrà beneficiare ancora dell'enorme traino di Amici. Noi invece, grazie all'interruzione del Tg1 di mezza sera e della pubblicità, non beneficiamo affatto degli ascolti della prima serata di Raiuno. Se una differenza di questo genere dividesse per assurdo la prima serata di Rai 1 da quella di Canale 5, Rai 1 perderebbe sette sere su sette. E viceversa. Queste cose il pubblico non le sa, Caverzan sì e spiace che se ne dimentichi.
Il critico inoltre parla di una nostra supposta tensione per il modesto ascolto fatto registrare lunedì della scorsa settimana dalla nostra trasmissione sugli scioperi nei trasporti. Non siamo affatto tesi perché sappiamo che il lunedì è un'altra giornata nera. Al contrario di Mentana, Vinci il lunedì non a caso non va in onda. C'è il Grande fratello e poi Mai dire grande fratello che vanno avanti fino a notte alta. Noi siamo un servizio pubblico e ogni volta che il lunedì parleremo di politica faremo ascolti bassissimi contro i grandi fratelli. E la stessa cosa accadrà talvolta anche gli altri giorni. Non possiamo tuttavia permetterci di ignorare sempre la politica in favore della cronaca o dello spettacolo come finora ha fatto Vinci.
Niente da dire, invece, sulla nostra sconfitta di giovedì rispetto a un'ottima puntata di Terra. Anche lì: noi siamo partiti dal 7 per cento e Terra dal 19. Su dodici punti ne abbiamo recuperati soltanto dieci. Pazienza. Ma spiace che Caverzan non dica che su diciassette confronti con Terra ne abbiamo finora vinti quattordici.
«Il giornale» a novembre dette molto risalto, come tutti, all'annuncio intempestivo di Mentana che sosteneva di avere già vinto praticamente la stagione battendo Porta a porta. Non era vero. Mentana mescolava ai confronti con Porta a porta quelli del venerdì contro TV7. Con noi era sotto di una puntata. Quando ha lasciato Matrix, noi lo avevamo battuto 24 volte su 37. Lo hai letto sul tuo giornale, caro direttore? Noi no.
I conti si faranno ovviamente a fine stagione. Come in ogni sana concorrenza si vincerà e si perderà, ma guai a mescolare le carte.
Grazie e cordialità.
Caro Vespa,
nessun disamore da parte mia (il critico televisivo del Giornale è Roberto Levi) nei confronti di Porta a porta. Tutto è cominciato dal comunicato «a freddo» di giovedì pomeriggio sui dati di complessa lettura, relativi alla serata precedente: vittoria in share di Matrix favorito dal traino di Amici, ampia vittoria in numero di telespettatori di Porta a porta: tutto specificato. Mi ha incuriosito il fatto che ai tempi di Mentana, voi eravate usi più a replicare che a battere il primo colpo.
Cordiali saluti
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