La polemica Mou vuol fare lo 007 ma con Ayroldi sbaglia bersaglio

E adesso nel mirino di Mourinho è finito anche l’assistente numero uno del calcio italiano: Stefano Ayroldi, pugliese di Molfetta, finanziere di 43 anni (da compiere il prossimo 25 aprile), internazionale dal 2006, 135 presenze in A, prossimo al mondiale in Sud-Africa, scorta collaudata, con Calcagno, di Rosetti, il fischietto scelto da Blatter nel panorama italiano.
Sabato sera, a fine partita, sigillato il 2 a 2 di Fiorentina-Inter, s’è fatto cogliere in «flagranza di reato» da Josè Mourinho che di arbitri si occupa a tempo pieno a causa di una manifestazione di legittimo entusiasmo.
«E andiamo, andiamo» l’espressione incriminata resa, agli occhi degli interisti, ancor più grave dal gesto dei pugni chiusi diretto verso Bergonzi, l’arbitro in contatto attraverso l’auricolare. «Perché festeggi?» ha chiesto con fare da 007 il portoghese al prode Ayroldi che ha avuto il buon gusto di rispondergli per le rime.
Nel corso di Fiorentina-Inter, Ayroldi non ha sbagliato un solo intervento, imitato dal collega Calcagno che ha fatto centro in entrambi i gol, quelli di Keirrison e di Eto’o in sospetto fuorigioco, smentito pubblicamente dalla moviola. Hanno avuto occhio e anche fortuna nell’azzeccare la scelta. Oppure hanno dato retta alla regola antica della categoria: nell’incertezza lascia andare.
E allora perché quell’attenzione corriva di Mourinho? Forse per il precedente di Bologna? Ma in quella circostanza, con Rosetti arbitro, Maicon fu espulso dopo aver ripetuto, all’indirizzo dello stesso Ayroldi il «vaffa», tre volte, con faccia truce, come dimostrano dalle immagini della tv. Quindi? Marco Branca, portavoce dell’Inter, ha provato a metterla sull’ironia citando tre ipotesi: «Forse esultava per la Roma, forse per la Fiorentina, forse per se stesso». Buona l’ultima. Ma la conseguenza è stata questa: il designatore Collina ieri mattina ha dovuto rispondere a una serie di telefonate che chiedevano lumi sull’argomento.

Trasparente il motivo dell’entusiasmo di Stefano Ayroldi: deve andare al mondiale, farlo con un bel pagellino, avendo dato prova di affidabilità in partite così delicate come Fiorentina-Inter, è come toccare il cielo con un dito.
Piuttosto il punto è un altro e Collina lo ha segnalato ai suoi superiori: possibile che sia solo uno, Mourinho, ad avvelenare l’acqua del pozzo?

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