La polemica Pisapia vuole la moschea. E la Lega insorge

La Lega si scaglia contro Giuliano Pisapia. Il candidato sindaco del centrosinistra si dice favorevole all’apertura di una nuova moschea. In una lettera al comitato dei residenti di viale Jenner, sottolinea come «l’esperienza al Palasharp sia stata positiva, ma si tratti pur sempre di una risposta temporanea», mentre il Comune «deve saper offrire una soluzione che sappia durare nel tempo». Ribatte Davide Boni, presidente lumbard del consiglio regionale: «Nessuno ha mai costretto alcuna comunità religiosa a pregare in uno scantinato o a nascondersi agli occhi delle altre persone - afferma -: in Italia, a differenza di ciò che avviene in qualche Paese arabo, vige la libertà di culto. Sul territorio milanese e lombardo ci sono edifici dedicati a culti diversi da quello cristiano-cattolico, che non hanno mai generato alcun problema legato al mantenimento dell’ordine pubblico». Secondo Boni «Pisapia ha perso di vista il problema, perchè invece di rivendicare la realizzazione di nuove moschee, avrebbe dovuto ribadire la necessità di chiudere prima possibile un luogo di culto abusivo come viale Jenner».

Categorico anche il vicesindaco del Pdl Riccardo De Corato: «A differenza di Pisapia, che parla a vanvera perché non conosce i problemi della città, il centrodestra ha a cuore innanzitutto la sicurezza. E finché non ci sarà una normativa che disciplini i luoghi di culto islamici non ci sarà alcuna moschea in città».

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