È una scena che si ripete. Troppo spesso. Unarea abbandonata. I rom che arrivano. Il Comune che sgombera la zona. Passa poco tempo, e si ricomincia daccapo. Una fatica di Sisifo, per gli agenti della polizia locale, costretti a impegare tempo e risorse per interventi che difficilmente sono risolutivi. Il motivo? Chi è proprietario dellarea occupata, non fa nulla per aiutare Palazzo Marino liberarla. Inevitabile, in questo tira e molla, la polemica. Da un lato, proprio il Comune. Dallaltro, le ferrovie dello Stato.
Oggetto della discordia, il cantiere delle Fs in piazza Lugano, dove ieri pomeriggio gli agenti della polizia locale sono intervenuti per allontanare una ventina di rom romeni che si erano insediati con quindici tende. In otto sono stati identificati e denunciati per occupazione abusiva. Una donna con minore ha rifiutato laccoglienza nelle strutture comunali. Sul posto sono stati chiamati alcuni funzionari delle ferrovie, che hanno immediatamente disposto la rimozione delle tende e la pulizia dellarea. Ma altri due rom che bivaccavano in una tenda nello scalo ferroviario di San Cristoforo sono stati denunciati e allontanati dai vigili. Salgono così a 7 gli interventi negli ultimi 15 giorni in aree in carico alle Ferrovie dello Stato. Una situazione che inizia a stancare Palazzo Marino.
«Nelle ultime due settimane - commenta Riccardo De Corato, vicesindaco e assessore alla Sicurezza - la polizia locale è stata costretta a intervenire sette volte in aree delle Fs dove si erano insediati rom abusivi. Nei giorni scorsi era accaduto alla stazione San Cristoforo, sotto il ponte di ferro dellalzaia Naviglio Pavese, in via Giordani, in via Molinetto di Lorenteggio e in un capannone dismesso alle spalle della stazione Greco-Pirelli. È necessario che le aree abbandonate o a rischio intrusione vengano messe in sicurezza. E occorre che venga svolta una maggiore vigilanza attraverso la Polfer, altrimenti il Comune sarà costretto a far scattare delle diffide».
I vigili stanno monitorando il territorio per impedire la formazione di favelas, ma - insiste De Corato - «non può da sola controllare tutta Milano. Occorre anche una maggiore cooperazione da parte di privati e di altri enti pubblici». Per la sicurezza dellarea di piazzale, il Comune ha disposto che gli agenti della polizia locale facciano una verifica sullo stato della messa in sicurezza e dei lavori di chiusura dei varchi di accesso dellex palazzo delle Poste.
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