Carlo Rubbia
Desidero replicare all'articolo di Franco Battaglia sul solare termodinamico, per rimarcare che quest’ultimo sembra non conoscere a fondo la tecnologia in questione e i progetti internazionali attualmente in fase di realizzazione in Europa e nel mondo, ma vuole piuttosto negarne l’esistenza, riducendo un discorso importante per lo sviluppo tecnologico ed industriale del nostro Paese ad una polemica personale, a tratti piuttosto gratuita, connotandola di elementi «politici» che sono estranei alla mia attività e al mio impegno di scienziato.
Ma riveniamo alla tecnologia: Battaglia afferma correttamente che in Sicilia, su 16 kmq di specchi si raccoglie in media una potenza termica annua dell’ordine di 3.200 MW. Per arrivare alla potenza elettrica egli assume in maniera conservativa un’efficienza dell’80% nel passaggio dalla radiazione solare ai sali fusi con un’efficienza di conversione in energia elettrica del 40%. Ma egli indica un’efficienza termica del 50% per il liquido a sali fusi, quando in realtà l'efficienza è vicina al 100%. Quindi i suoi 500 MW elettrici sono in realtà i 1000 MWatt da me indicati. Con questa necessaria correzione siamo dunque in perfetto accordo.
Se stessi effettivamente arrampicandomi sugli specchi, attività alla mia età certamente un po’ pericolosa, lo farei in ottima compagnia, insieme alle decine di industrie che stanno costruendo impianti, in Spagna, negli Stati Uniti, in Africa, ecc. mentre noi in Italia, di polemica in polemica, restiamo alla finestra a guardare. Mi chiedo chi porterà la responsabilità di questi ritardi nel nostro Paese.
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