Policlinico, ecco come sarà l’ospedale fra 3 anni

Otto padiglioni storici saranno abbattuti, la clinica Mangiagalli, la De Marchi e la Regina Elena cesseranno la loro funzione sanitaria. E il Policlinico diventerà un unico grande edificio. Nei prossimi tre anni l’ospedale cambierà volto. Aumenteranno le sale operatorie (da 25 a 33), raddoppieranno le sale parto ma diminuiranno i posti letto (da 965 a 900), in linea con le nuove regole sul ricovero e la degenza, il più breve possibile. Il progetto del nuovo Policlinico è stato presentato durante la Festa del Perdono, la ricorrenza che si celebra ogni anno dal 1459, quando papa Pio II stabilì che il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione, si concedesse indulgenza plenaria a tutti coloro che avrebbero visitato la cappella dell’ospedale Maggiore, lasciando tangibile testimonianza della propria fede.
Il Policlinico del 2015 non sarà più un arcipelago di padiglioni, di vialetti interni e cortili ma sarà un enorme edificio di 168mila metri quadrati, un corpo unico che raggrupperà le varie discipline. Costo totale dell’operazione: 235,7 milioni di euro. Con la ristrutturazione si ridurranno i costi di gestione, ci saranno meno sprechi e più momenti di confronto tra medici nei vari open space previsti. All’ingresso, da via Commenda, si entrerà in una galleria di negozi che conduce all’altra entrata, quella di via Francesco Sforza. Insomma, l’ospedale sarà un tutt’uno con il centro della città e tra gli antichi padiglioni vedrà sorgere una nuova struttura, la torre Sforza. I lavori cominceranno entro la fine dell’anno. L’architettura del nuovo ospedale sarà in perfetta linea con il piano strategico presentato dal presidente della fondazione Giancarlo Cesana: più servizi agli anziani e ai malati cronici al di fuori dell’ospedale e maggior interazione con le famiglie dei malati. «È importante - ha detto anche il cardinale Dionigi Tettamanzi pensando alla nuova struttura - che la salute non sia un prodotto e che il paziente non sia un cliente. L’ospedale deve quindi essere un luogo di speranza, di umanità e di rispetto della dignità di chi soffre».
«Il miglioramento e lo sviluppo dell’edilizia sanitaria - aggiunge il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - è una delle direttrici su cui abbiamo posto un particolare impegno. La ristrutturazione del Policlinico non rappresenta un caso a sé stante ma si inserisce in un contesto molto strutturato». Il sindaco Letizia Moratti apprezza «il coraggio» nella ricerca di nuove cure da parte dei medici del Policlinico e vede nella ristrutturazione «uno sguardo proiettato al futuro ma saldamente ancorato alla lunga storia dell’ospedale».
In occasione della festa del Perdono, il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha destinato alla fondazione la speciale medaglia presidenziale in bronzo, come suo premio di rappresentanza.

La celebrazione continuerà nei prossimi giorni con tre incontri, dedicati ai 30 anni dall’omicidio dell’ex direttore sanitario Luigi Marangoni, ai sepolcreti all’interno dell’ospedale e alla cooperazione internazionale.

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