«Cè il Poli su Topolino». Un tam-tam che ha sparso veloce la notizia: il Politecnico di Milano protagonista nellultimo numero del fumetto della Walt Disney. «Gaston Meneghin e lo sforna plastica», il titolo dellavventura. Unoccasione soprattutto per gli ex studenti, di un imperdibile amarcord. Lappuntamento che autori e disegnatori non hanno voluto perdere è lAnno della Chimica e così questa settimana hanno pubblicato una storia che (tra le altre tappe) ripercorre la scoperta del polipropilene isotattico sintetizzato in un laboratorio del Politecnico e che valse al professor Giulio Natta lassegnazione del Premio Nobel per la chimica nel 1963. Quel Natta che diplomatosi ad appena 16 anni al Liceo classico Cristoforo Colombo di Genova, si laureò in ingegneria chimica proprio al Politecnico nel 1924, a soli 21 anni. E dove insegnò chimica analitica dal 1925 al 1932, tenendo contemporaneamente un corso di chimica fisica presso lUniversità di Milano (1929-1933).
«Era un giorno di grande agitazione al Politecnico di Milano nel laboratorio di Giulio Natta», lincipit della storia a fumetti. «Caro Gaston Meneghin, non ti nascondo la preoccupazione». Il motivo? «Oggi ci farà visita un dirigente della Montecatini, lazienda che finanzia le nostre ricerche su nuove materie plastiche!».
La foto e lannuncio sulla bacheca Facebook del Poli ha scatenato i commenti. Per Guido «solo il Poli può». «Ne voglio una copia... Come faccio?», chiede entusiasta unex studentessa. «Lo si trova tranquillamente ancora nelle edicole», la risposta serena di Sara. Una febbre che contagia anche il giovane assessore ai Trasporti del Comune Pierfrancesco Maran che nel suo profilo posta un «questa settimana credo che comprerò Topolino, dopo tanti anni». Più amara Francesca: «Topolino la storica università milanese e la chimica: un omaggio a Natta dalla Walt Disney...
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