Bce, nuovo taglio dei tassi previsto il 5 giugno: così il mutuo variabile è più conveniente?

La fase rialzista iniziata a inizio 2022 è probabilmente alla sua conclusione

Bce, nuovo taglio dei tassi previsto il 5 giugno: così il mutuo variabile è più conveniente?
00:00 00:00

Un taglio, forse l’ultimo. Ma abbastanza per far respirare chi ha un mutuo. Giovedì 5 giugno, la Banca Centrale Europea dovrebbe annunciare un abbassamento dei tassi di interesse di 25 punti base. Un intervento atteso, che potrebbe alleggerire la rata dei mutui a tasso variabile dopo due anni di rincorse al rialzo. Non si tratta di una rivoluzione, ma di un piccolo sollievo: secondo le simulazioni di Facile.it e Mutui.it, la rata mensile di un mutuo medio scenderebbe dagli attuali 618 euro a circa 601 euro.

Il calo

Un calo che potrebbe sembrare modesto, ma che rappresenta un segnale: la fase di rialzo dei tassi, iniziata a inizio 2022, è probabilmente alla sua conclusione. I Futures sull’Euribor a 3 mesi indicano un’ulteriore limatura nei prossimi mesi, con una rata che potrebbe arrivare a 597 euro entro dicembre, per poi stabilizzarsi nel corso del 2026.

Variabile o fisso? Il dilemma di chi accende un mutuo oggi

Nel frattempo, chi si trova a scegliere tra mutuo fisso e variabile si accorge che qualcosa si sta muovendo. Per la prima volta da tempo, alcune offerte a tasso variabile tornano ad essere più vantaggiose dei fissi: TAN al 2,53% e rata da 567 euro contro un fisso al 2,66% per 575 euro mensili. Ma attenzione: si tratta di condizioni riservate solo ad alcune combinazioni di durata e rapporto tra finanziamento e valore dell’immobile (LTV). Il mercato, nella sua totalità, continua a favorire il fisso, anche perché gli spread sui mutui variabili restano alti (in media 65 punti base) rispetto a quelli del fisso (sotto i 30). Le banche, però, potrebbero presto cambiare approccio, tagliando lo spread per rendere di nuovo competitivo il variabile.

Quanto è costato il rialzo dei tassi ai mutuatari

Guardando indietro, il peso della stretta monetaria è stato tutt’altro che trascurabile. A gennaio 2022, con un TAN dello 0,67%, una rata media era pari a 456 euro.

Solo un anno dopo era salita a 619 euro, e ha toccato i 748 euro a gennaio 2024. Oggi, con il TAN al 3,31%, la rata è scesa a 618 euro e potrebbe calare ulteriormente a 601 euro dopo la riunione della BCE. Se le previsioni si confermeranno, si potrebbe arrivare a 596 euro nel 2026.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica