Debito, ora le agenzie mettono nel mirino i frugali

Fitch declassa la Finlandia, ma anche la Germania adesso è sotto osservazione

Debito, ora le agenzie mettono nel mirino i frugali
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Il debito pubblico fa perdere il sorriso a Helsinki, declassata da Fitch, e non è detto che in futuro non sarà così anche per Berlino. Ieri il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis ha escluso, anche se non categoricamente, una procedura d'infrazione contro la Germania, che si avvarrà della deroga prevista dal Patto di stabilità in virtù del significativo incremento della spesa per la difesa. Dombrovskis, intervistato dal Financial Times, ha precisato che una valutazione definitiva su Berlino sarà effettuata la prossima primavera quando si avranno i dati 2025 del deficit tedesco.

Intanto la Finlandia, da diversi anni in cima alle classifiche come paese più felice al mondo, si trova un nuovo nemico in casa chiamato debito. A fine 2024 si è attestato all'82,1%, a valori più che raddoppiato rispetto al 34,7% a cui viaggiava nel 2008. Impennata che non è passata inosservata a Fitch che ha declassato nei giorni scorsi il merito di credito sovrano da AA+ ad AA, due gradini sotto l'eccellenza della tripla A, citando proprio un debito pubblico elevato e in aumento e un deficit persistente (4,5% lo scorso anno), ben superiore ad esempio rispetto a quello dell'Italia (3,3%). Fitch stima che il debito finlandese raggiunga l'86,3% del Pil quest'anno ed entro il 2029 potrebbe superare il 90% senza misure correttive.

Il declassamento non ha colto di sorpresa Helsinki. «È una questione seria», ha dichiarato il primo ministro Petteri Orpo, alla guida del paese da due anni e che ha già messo in atto alcune azioni volte al contenimento della spesa e nella prossima legge di bilancio sono attese ulteriori misure di aggiustamento. Ad aggravare la traiettoria del debito finnico è l'invecchiamento della popolazione che frena i consumi e sta facendo lievitare la spesa sanitaria. In aggiunta, a seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la Finlandia è stata uno dei primi paesi ad aumentare le spese per la difesa (raddoppiate rispetto ai livelli del 2020). E proprio le spese per la difesa sono un nodo comune che sta contribuendo ad alimentare le preoccupazioni anche sulla Germania. Il rating tripla A non appare per ora in discussione, ma qualche preoccupazione inizia a emergere se si guarda a quella che potrebbe essere la traiettoria futura del debito.

La stessa Fitch nei mesi scorsi aveva messo in guardia che il rating creditizio della Germania (in foto il cancelliere Friedrich Merz) potrebbe subire pressioni a lungo termine se i significativi aumenti della spesa militare e infrastrutturale non saranno controbilanciati dal consolidamento fiscale o da una crescita economica sostenuta. Anche qui le stime non sono del tutto rassicuranti: il deficit è atteso salire al 4-4,5% del Pil entro il 2027, con il debito verso quota 70% del Pil, il più alto tra i paesi con rating tripla A.

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