Politica economica

Slitta l'aumento del tetto al contante: "Sarà nella legge di Bilancio"

Il tetto al contante non è più presente nell'ultima bozza del decreto Aiuti-quater, ma dalla Lega rassicurano: il provvedimento verrà inserito nella Legge di Bilancio a gennaio

Slitta l'aumento del tetto al contante: "Sarà nella legge di Bilancio"

Il nuovo tetto al contante previsto fra le varie misure inserite all'interno del decreto Aiuti-quater non è più presente all'interno della bozza del dl. Secondo quanto riferiscono oggi le principali agenzie di stampa, infatti, il comma che disponeva l'incremento del tetto imposto al contante non figura più nel decreto approvato la scorsa settimana e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Slitta, dunque, il tetto al contante a 5mila euro. L’innalzamento del tetto da 1.000 a 5.000 euro si trovava nel comma 2 dell’articolo 6 dell’ultima bozza del decreto Aiuti-quater, approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 10 novembre. La scelta di eliminare il provvedimento dal dl dipende dal fatto che al momento mancano i requisiti di necessità e urgenza.

Ma si tratterebbe solo di un'attesa. La Lega, infatti, ha subito fatto sapere che la misura ci sarà, ma verrà introdotta con la Legge di Bilancio. "Nessun problema: dal 1 gennaio 2023 il tetto per l'uso del contante salirà a 5mila euro. La norma sarà inserita nella Legge di Bilancio", si legge in una nota ufficiale della Lega. Non si tratta dunque di una brusca virata. Il governo, come annunciato dal premier Giorgia Meloni, procederà con l'innalzamento del tetto, che verrà portato a 5.000 euro, come previsto dal Consiglio dei ministri.

Rimangono, dunque, i malumori di coloro che fin da subito si sono detti contrari a una simile misura, come Giuseppe Conte, il quale ha recentemente ribadito: "Sarebbe un favore a corrotti ed evasori, un segnale negativo e un grande passo indietro per l'Italia".

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