
Ad aprile il mercato del lavoro italiano mostra segnali contrastanti: da un lato cala la disoccupazione, ma dall’altro cresce l’inattività. Secondo i dati provvisori diffusi oggi dall’Istat, il tasso di disoccupazione generale scende al 5,9%, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto a marzo. Ancora più marcato il calo del tasso di disoccupazione giovanile, che si attesta al 19,2% (-1,2 punti).
Il miglioramento riguarda uomini e donne e coinvolge tutte le fasce d’età, tranne i 25-34enni, tra i quali il numero di disoccupati rimane pressoché invariato. Complessivamente, le persone in cerca di lavoro diminuiscono del 3,1% (-48mila unità) rispetto al mese precedente e del 12,2% (-209mila unità) su base annua.
Tuttavia, a preoccupare è il dato sull’inattività, ovvero la quota di persone tra i 15 e i 64 anni che non lavorano e non cercano attivamente un impiego. Ad aprile il tasso di inattività sale al 33,2%, con un incremento di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo. Anche in questo caso, la crescita coinvolge tutte le categorie demografiche, eccetto ancora una volta i 25-34enni, per i quali si registra una diminuzione degli inattivi.
Il numero degli occupati resta stabile a 24,2 milioni, con un tasso di occupazione fermo al 62,7%. La stabilità complessiva nasconde però dinamiche interne differenti: aumenta l’occupazione tra gli uomini, i giovani adulti (25-34 anni), gli over 50, i dipendenti a termine (+0,8%) e i lavoratori autonomi (+1%). Cala invece tra le donne e tra i dipendenti a tempo indeterminato (-0,5%).
Su base annua, il mercato del lavoro appare più dinamico: gli occupati crescono dell’1,2% (+282mila unità), grazie soprattutto all’aumento dei dipendenti permanenti (+345mila, +2,2%) e degli autonomi (+110mila), che compensano il calo dei contratti a termine (-173mila).
Nel confronto trimestrale (febbraio-aprile 2025 rispetto a novembre 2024-gennaio 2025), si segnala una crescita degli occupati di 96mila unità (+0,4%), mentre diminuiscono sia i disoccupati (-3,4%) che gli inattivi (-0,4%).