Accordo sulle terre rare, le clausole di salvaguardia di Kiev e i vantaggi per gli Usa

Il parlamento ucraino ha ratificato l'intesa, ma ha lanciato un messaggio chiaro a Zelensky su possibili trattative ulteriori con Washington

Accordo sulle terre rare, le clausole di salvaguardia di Kiev e i vantaggi per gli Usa
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Stati Uniti e Ucraina hanno raggiunto un’intesa sull’accordo per le terre rare dopo un processo negoziale lungo e complesso. Il disastroso vertice tra i presidenti Trump e Zelensky, la sospensione degli aiuti militari Usa e le tensioni dell’ultimo minuto tra il segretario al Tesoro Scott Bessent e la vicepremier Yulia Svyrydenko, riportate dal Financial Times, hanno rischiato di farlo saltare e di portare ad uno sfilamento degli Stati Uniti dai colloqui di pace e dal sostegno bellico a Kiev.

Il 30 aprile, l’accordo è stato infine firmato ed è stato ratificato giovedì 8 maggio dalla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, con una maggioranza di 338 voti. Nella risoluzione, sono state inserite anche delle clausole di salvaguardia: “Qualsiasi accordo aggiuntivo sull'istituzione del Fondo di investimento per la ricostruzione tra Stati Uniti e Ucraina non deve essere in contrasto con il presente accordo” e “Qualunque ulteriore intesa, necessaria all’applicazione dell’accordo fra il governo dell’Ucraina e quello degli Stati Uniti sulla creazione di un fondo comune di ricostruzione e investimento, non può andare oltre le disposizioni di questo accordo stesso e non può creare obblighi di diritto internazionale per l’Ucraina che non siano già indicati e concordati nei modi stabiliti”.

Come riportato dal Corriere della Sera, si è trattato di un segnale evidente rivolto al presidente Zelensky da parte dei membri del suo partito, per evitare che il Paese diventi subalterno agli Stati Uniti. Una preoccupazione dei politici ucraini, questa, probabilmente alimentata dal fatto che, stando a quanto riferito dalla Cnn, nell’accordo è specificato che esso avrà un precedente legale in caso di conflitto tra la sua formulazione e la legge ucraina. Altro potenziale punto dolente è il fatto che, nel documento, viene specificato come la quota degli Stati Uniti nella società congiunta per gli investimenti, inizialmente divisa equamente al 50%, salirà in base agli aiuti militari forniti al Paese invaso, che conteranno come ulteriore versamento Usa nel fondo comune.

Per quanto riguarda i profitti di cittadini e società americane in Ucraina, la Bbc riporta che essi non saranno tassati né da Kiev, né da Washington. Un modo, questo, per attrarre progetti e investimenti nella nazione dopo il conflitto, per accelerarne la ricostruzione.

In molti hanno indicato l’intesa come un modo per gli Stati Uniti di imporre un dominio coloniale sull’Ucraina.

Nell’accordo, però, vi sono dei meccanismi per salvaguardare l’indipendenza economica di Kiev e, in ogni caso, esso comporta un aumento dell’interesse di Washington nella sicurezza e nella difesa della nazione invasa. Il fatto che una ripresa delle ostilità dopo il raggiungimento di una tregua andrebbe a intaccare gli interessi statunitensi potrebbe scoraggiare la Russia da una nuova avventura militare nel Paese.

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