Cina, Russia e islamismo: le tre grandi sfide dell'asse Usa-Uk

I direttori dei servizi segreti di Washington e Londra hanno spiegato il loro approccio a questi tre nemici in un articolo sul Financial Times

Cina, Russia e islamismo: le tre grandi sfide dell'asse Usa-Uk
00:00 00:00

Stati Uniti e Gran Bretagna, alleati storici che hanno attraversato fianco a fianco i periodi più bui del Novecento e dell’inizio degli anni 2000, si trovano oggi ad affrontare una serie di minacce senza precedenti, le cui tre principali sono Cina, Russia e il terrorismo islamico

Il direttore della Cia Bill Burns e il capo del Sis (Secret intelligence service) britannico Richard Moore ne hanno parlato in un articolo pubblicato sul Financial Times. “La Cia e il Sis sono uniti nel resistere a una Russia autoritaria e alla guerra di aggressione di Putin in Ucraina”, si legge sul quotidiano. “Mantenere la rotta è più che mai vitale. Putin non riuscirà a cancellare la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Le azioni della Russia sono una flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite e delle norme globali”.

I due leader dell’intelligence hanno anche spiegato come il conflitto in Est Europa sia stato il primo in cui sono stati sfruttati estensivamente e a un ritmo molto elevato droni aerei e marittimi, tecnologia all’avanguardia, social media, fonti d’informazione open source e guerra cibernetica. Inoltre, Burns e Moore hanno rinnovato l’impegno delle rispettive agenzie per fermare la campagna di disinformazione del Cremlino e gli atti di sabotaggio su suolo europeo.

Per quanto riguarda la Cina, i direttori di Cia e Sis hanno affermato di considerarla la principale sfida geopolitica e di intelligence del 21esimo secolo e di aver riorganizzato i propri sforzi per riflettere il fatto di aver messo la Repubblica popolare in cima alla lista delle priorità.

Sul fronte della lotta al terrorismo islamico, Burns e Moore hanno ribadito che essa è il punto focale della collaborazione tra Washington e Londra. In particolare, i due direttori dell’intelligence hanno evidenziato la costante collaborazione volta a proteggere le rispettive nazioni e a stroncare sul nascere la minaccia dell’Isis, l’organizzazione terroristica tornata al centro dell’attenzione internazionale negli ultimi mesi.

Nell’articolo pubblicato sul Financial Times, Burns e Moore hanno anche spiegato che Cia e Sis hanno sfruttato i loro canali di intelligence per limitare

l’escalation in Medio Oriente e spingere per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che porterebbe alla liberazione degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica