Politica estera

"Vogliono attaccare l'Iran...". L'audio rubato che mette Trump nei guai

La Cnn ha diffuso un audio esclusivo che dimostrebbe come l'ex presidente Trump abbia discusso con i suoi collaboratori di documenti riservati durante un incontro del 2021 a Bedminster, nel New Jersey

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Dopo averlo annunciato nelle scorse settimane, ora la Cnn ha diffuso la registrazione che incastrerebbe l'ex presidente Donald Trump nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore speciale Jack Smith sui documenti classificati trovati nella residenza del tycoon a Mar-a-lago, Florida. L'audio risale a un incontro dell'estate 2021 in cui l'ex presidente riconosce di aver conservato un documento classificato del Pentagono su un potenziale attacco all'Iran durante una riunione nel golf resort di Bedminister, in New Jersey: presenti due persone che stavano lavorando all'autobiografia dell'ex capo dello staff di Trump, Mark Meadows, oltre ad alcuni collaboratori del magnate, tra cui la responsabile della comunicazione della sua campagna, Margo Martin. La registrazione pubblicata dall'emittente dimostrerebbe che Trump era consapevole di aver conservato materiale classificato dopo aver lasciato la Casa Bianca.

Pubblicato l'audio che mette nei guai il tycoon

La tape esclusiva, andata in onda per la prima volta su "Anderson Cooper 360" della Cnn, rappresenta una delle potenziali prove in mano al procuratore speciale Jack Smith in merito all'accusa di cattiva gestione di documenti riservati da parte dell'ex presidente dopo il suo addio alla Casa Bianca. "Questi sono i documenti", dice Trump nella registrazione audio, mentre discute dei piani di attacco del Pentagono contro l'Iran. Nei due minuti di registrazione audio, Trump e i suoi collaboratori scherzano anche sulla vicenda delle e-mail di Hillary Clinton, dopo che l'ex presidente ha detto che il documento era "un'informazione segreta". "Hillary le stampava sempre, sapete. Le sue email private" afferma uno dei collaboratori del magnate. La registrazione dimostrerebbe che The Donald abbia consapevolmente mostrato materiale classificato ai suoi collaboratori, definendolo "altamente confidenziale". L'ex presidente, in un'intervista concessa a Fox News, aveva negato di aver condiviso un documento top-secret con i suoi collaboratori, spiegando che si trattava di articoli di giornale in cui si parlava genericamente di Iran e di un possibile attacco Usa. Ora si tratta di capire se questa tape audio sarà sufficiente o meno per incriminare Donald Trump.

L'indagine contro l'ex presidente

L'indagine del procuratore speciale Jack Smith ha preso in esame la gestione dei documenti che Trump ha portato con sé nel suo resort di Mar-a-Lago dopo aver lasciato la Casa Bianca, oltre alle azioni intraprese dall'ex presidente dopo aver ricevuto il mandato di comparizione nel maggio 2022 per restituire tutto il materiale riservato in suo possesso. Jack Smith, nominato a novembre dal procuratore generale Merrick Garland, ha sottolineato la "gravità" delle accuse mosse contro l'ex inquilino della Casa Bianca. Lo scorso 13 giugno, Donald Trump è comparso dinanzi al tribunale federale di Miami insieme al co-imputato, Walt Nauta.

Il magnate, accompagnato dal figlio Eric, deve affrontare 37 capi d'accusa federali: l'atto d'accusa, depositato presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti - Distretto meridionale della Florida - sostiene che qualsiasi divulgazione non autorizzata dei documenti riservati che Trump deteneva nella sua residenza privata di Mar-a-Lago potrebbe aver messo a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

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