
Dall’escalation alla de-escalation nel giro di 24 ore. Proprio al vertice della tensione dopo la ritorsione “telefonata” dell’Iran contro la base militare Usa in Qatar, il presidente americano Donald Trump ha annunciato in un messaggio su Truth postato nella tarda serata italiana che Teheran e Tel Aviv hanno raggiunto un accordo per il cessare il fuoco totale che metterà fine a quella che ha ribattezzato “la guerra dei 12 giorni”. Uno stop al conflitto che dovrebbe essere attuato gradualmente nel corso delle successive 24 ore.
Nbc News riporta che l’accordo è stato mediato dal capo della Casa Bianca e dal suo vice J.D. Vance con il supporto delle autorità del Qatar. “Penso che sarà illimitato. Durerà per sempre”, ha detto il leader statunitense sottolineando di ritenere che “non si spareranno mai più”. L’accordo per lo stop al conflitto graduale predisposto dal tycoon prevede che l’Iran cessi il fuoco per 12 ore prima che Israele faccia lo stesso per altre 12 ore.
L’emittente Usa cita inoltre un altro funzionario governativo secondo cui The Donald avrebbe chiamato il premier israeliano Benjamin Netanyahu per intimargli di porre fine al conflitto: “Basta con la guerra, basta con i combattimenti. Gli iraniani sono stati notevolmente indeboliti”. In contemporanea il team per la sicurezza nazionale del presidente avrebbe inviato messaggi alla Repubblica Islamica “tramite intermediari”. Ottenuto l’ok di Bibi, J.D. Vance assieme al segretario di Stato Marco Rubio e all’inviato speciale Steve Witkoff avrebbero fatto sapere all'Iran, “direttamente e indirettamente”, che gli Stati Uniti volevano la cessazione delle ostilità e che Teheran avrebbe dovuto accettarla.
I media dello Stato ebraico e della Repubblica Islamica hanno confermato l’entrata in vigore del cessate il fuoco nonostante questa mattina il regime degli ayatollah abbia lanciato un attacco missilistico su Beer Sheva che ha causato la morte di tre vittime e oltre una decina di feriti. E proprio mentre è allerta per gli attacchi lanciati da Teheran, Trump ha postato un nuovo messaggio sulla sua piattaforma social in cui si legge che “non avremmo potuto fare l'accordo di oggi senza il talento e il coraggio dei nostri grandi piloti B-2 e di tutti coloro che sono stati associati a questa operazione”. “In un certo modo, molto ironico, quel ‘colpo’ perfetto, a tarda sera, ha riunito tutti, e l'accordo è stato fatto!!!”, ha scritto il commander in chief riferendosi all’operazione Martello di Mezzanotte. Poco prima in un altro post, Trump ha dichiarato che “Israele e l'Iran sono venuti da me, quasi contemporaneamente, e hanno detto: “Pace!”. Sapevo che il momento era Ora. Il mondo e il Medio Oriente sono i veri vincitori! Entrambe le nazioni vedranno un enorme amore, pace e prosperità nel loro futuro".
Quanto alla questione che ha scatenato l'attacco israeliano agli impianti nucleari, agli scienziati e ai vertici militari del regime teocratico alla leadership militare avviato il 13 giugno, il vicepresidente Usa ha detto ieri che Trump è ancora deciso a negoziare un "accordo a lungo termine" per garantire che l'Iran non ricostruisca il proprio programma atomico. "Anche se abbiamo annientato il programma nucleare iraniano, la nostra speranza e aspettativa è che non tenteranno di ricostruirlo", ha affermato Vance in un' intervista rilasciata a Fox News.
"Credo che il presidente stia cercando proprio questo: costruire un accordo stabile e duraturo, che permetta di raggiungere la pace nella regione, assicurando la sicurezza dei nostri alleati regionali e, soprattutto, del popolo americano, e che impedisca all'Iran di ripristinare quanto già è stato distrutto".