Politica estera

Elezioni in Grecia: boom della destra. Tsipras staccato di 20 punti

Secondo i primi exit poll, il partito conservatore di Kyriakos Mitsotakis, Nea Demokratia, è in testa davanti alla sinistra di Alexis Tsipras. "I primi risultati dimostrano che ciò che sia stato raggiunto l'obiettivo di una vittoria chiara"

Elezioni in Grecia, lo spoglio in diretta: destra avanti

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Destra nettamente avanti in Grecia. Il partito conservatore del premier uscente Kyriakos Mitsotakis, a un terzo dello spoglio delle schede, ha 21 punti di vantaggio sul partito di sinistra Syriza. Nuova Democrazia, al potere da 4 anni, avrebbe il 41,1% dei voti, mentre Syriza dell'ex capo del governo Alexis Tsipras è fermo al 20% dei voti. Il risultato finale è ancora incerto, ma la vittoria di Mitsotakis sembra ormai sicura: secondo gli ultimi exit poll, il partito del premier è dato tra il 41,5% e il 37,5% con uno stacco di oltre dieci punti dal principale rivale Syriza, dato tra il 27,5% e il 23,5%.

"Correremo più velocemente, per migliori stipendi, posti di lavoro, un migliore sistema sanitario, una Grecia più forte" ha affermato Mitsotakis, aggiungendo: "Sono fiero e sento il peso della responsabilità per un risultato così importante". Nel frattempo, il segretario di Syriza, Alexis Tsipras, ha telefonato al premier uscente Mitsotakis per congratularsi della vittoria elettorale. Fonti vicine al premier uscente hanno ha già fatto sapere Mitsotakis intende rinunciare a un mandato esplorativo per ripresentarsi al voto il 25 giugno, con un sistema elettorale che gli può garantire una più sicura maggioranza.

Dibattito polarizzato in Grecia

Nel suo ultimo comizio ad Atene, il premier Mitsotakis, ha chiesto agli elettori un secondo mandato da primo ministro per continuare a "costruire una nuova Grecia moderna e prospera" fondata "sulle basi gettate negli ultimi quattro anni". "Quello che abbiamo promesso, lo abbiamo mantenuto", ha detto il Mitsotakis ricordando di aver aumentato il salario minimo da 650 a 780 euro e di aver abbassato le tasse con un'economia greca in fase di ripresa dopo anni di profonda crisi economica e stagnazione finanziaria. Sono 10 milioni i greci che oggi sono stati chiamati a votare per eleggere i 300 deputati del Parlamento ellenico (280 votati col proporzionale e 20 assegnati al partito che otterrà la maggioranza relativa).

Dal canto suo Tsipras ha accusato Mitsotakis di essere "colui che ha promesso posti di lavoro e salari migliori, ma poi ha ridotto la classe media a vivere di buoni pasto" secondo quanto riportato da Euronews. "Chiediamo una prima possibilità di governare sulla base di ciò che vogliamo e non di ciò che siamo costretti a fare" ha detto il leader della sinistra alludendo alla sua prima esperienza di governo, iniziata nel 2015 e terminata nel 2019. L'elezione di oggi è la prima in Grecia da quando la sua economia ha cessato di essere sotto stretta supervisione da parte degli istituti di credito internazionali a seguito della crisi del debito.

Il partito del premier punta a nuove elezioni

Secondo le prime indiscrezioni, riportate dall'agenzia Ansa, il partito del premier uscente Kyriakos Mitsotakis, punterebbe a rinunciare subito al mandato esplorativo che gli verrebbe conferito per formare un governo di coalizione. Il piano è quello di tornare alle urne per una nuova tornata elettorale il 25 giugno. È quanto riportano fonti di Nea Dimokratia secondo il sito di Kathimerini. Stando alle proiezioni, non avrebbe la maggioranza necessaria per governare da solo.

Mitsotakis, ex bancario 55enne, formatosi ad Harvard, è stato costantemente in vantaggio nei sondaggi d'opinione prima delle elezioni. Tuttavia, la sua popolarità ha subito un duro colpo a seguito del disastro ferroviario del 28 febbraio scorso nel quale sono morte 57 persone e che ha portato molte persone in piazza contro il governo e la sua gestione delle infrastrutture. Il governo greco è infatti finito nel mirino dei manifestanti con l'accusa di essere il responsabile di una "tragedia annunciata". Da Creta a Salonicco, gli studenti di tutta la Grecia hanno organizzato manifestazioni anti-governative che hanno provocato anche duri scontri con la polizia.

Malcontento sotto le aspettative, a giudicare dal risultato delle elezioni nelle quali il premier uscente si conferma il vincitore, pur senza la maggioranza parlamentare che gli consentirebbe di governare senza formare un governo di coalizione al quale sembra aver già rinunciato.

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