
Erika Kirk è determinata a portare avanti l'eredità del marito Charlie, l'attivista e influencer conservatore ucciso mentre parlava alla Utah Valley University il 10 settembre, e pur se non è facile trovare il senso alla tragedia che ha colpito la sua famiglia, definisce la scomparsa del 31enne come «il piano di Dio». La donna, ex miss Arizona e con un dottorato in leadership cristiana, si racconta in un'intervista al New York Times poco prima della cerimonia di commemorazione di Kirk allo State Farm Stadium di Glendale, e ripercorre i giorni dopo la morte del marito.
Erika confessa che non ha ancora lavato gli asciugamani usati dall'attivista per la sua ultima doccia, e che non riesce a dormire nella loro camera da letto, mentre al collo indossa il ciondolo macchiato di sangue che lui portava quando è stato colpito. La piccola icona di St. Michael, che ha ancora tracce di sangue nella fessura della croce, è stata strappata dal corpo di Kirk dai medici nel tentativo di fermare l'emorragia dopo che è stato colpito a morte, spiega al quotidiano. Precisando che sia lei che altri nella cerchia ristretta del fondatore di Turning Point Usa erano preoccupati per la sua sicurezza, visto che Charlie ha ricevuto numerose minacce di morte nell'ultimo anno e viaggiava da mesi con agenti della sicurezza. Il giorno prima del suo assassinio, la 36enne lo ha implorato di usare il giubbotto antiproiettile, ma lui si è opposto, e ha detto di no anche al suggerimento di un amico di parlare in Utah dietro a un vetro antiproiettile. «Non ancora», ha risposto, dicendo di aver fiducia nella sua squadra e che ci sarebbe stata sicurezza all'università.
«Credo fermamente che questo fosse il piano di Dio. È così chiaro», aggiunge Erika commentando la morte del marito. Lei avrebbe dovuto accompagnarlo, ma sua madre doveva sottoporsi a cure mediche lo stesso giorno, e così la coppia ha deciso che sarebbe rimasta a casa e avrebbe ripreso a viaggiare con Charlie al prossimo appuntamento alla Colorado State University. «A casa c'è bisogno di te», le ha detto lui. La vedova era in ospedale con la madre quando l'assistente di Kirk l'ha chiamata per dirle che era stato colpito: è partita subito, ma mentre era in volo dall'Arizona lui è stato dichiarato morto. La donna rivela che lo sceriffo le ha sconsigliato di vedere il corpo dopo che il proiettile gli ha trapassato il collo, ma lei non lo ha ascoltato. «Aveva gli occhi semiaperti, e un mezzo sorriso consapevole, simile a quello della Monna Lisa. Come se fosse stato felice. Come se Gesù lo avesse salvato - riferisce al Nyt - Il proiettile è arrivato, lui ha sbattuto le palpebre ed era in paradiso».
Erika sottolinea poi che Donald Trump l'ha chiamata due volte dopo la sparatoria. Il tycoon la conosce dal 2012, quando lui dirigeva il concorso di bellezza Miss Usa e lei era Miss Arizona.
«Charlie era come un figlio per lui - continua con il giornale - Quando il presidente mi ha detto: Facci sapere come possiamo aiutarti, gli ho risposto: Mio marito adorava conversare con te e usarti come cassa di risonanza per ogni genere di cose. Possiamo continuare così?. E lui: Certo».