Politica estera

Dalla Gruber a Gentiloni: ecco chi va al Bilderberg, il meeting dell'élite globale

Focus su Intelligenza artificiale e geopolitica: tra i partecipanti al meeting annuale del Bilderberg anche Lilli Gruber e il commissario Ue Paolo Gentiloni

Dalla Gruber a Gentiloni: ecco chi va al Bilderberg, il meeting dell'élite globale

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Dalla Gruber a Gentiloni: ecco chi partecipa al meeting Bilderberg

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Intelligenza artificiale, transizione energetica, conflitto russo-ucraino, contenimento della Cina e leadership statunitense: sono alcuni dei temi all'ordine del giorno del 69esimo meeting a porte chiuse del Club Bilderberg che si tiene in queste ore e fino al 21 maggio a Lisbona, in Portogallo. Vi partecipa una buona nutrita rappresentanza dell'élite globale: circa 130 personalità provenienti dal mondo della politica, della finanza, del commercio internazionale, dell'industria, da 23 Paesi al mondo. Gli incontri si svolgono, come di consueto, seguendo la Chatham House Rule: i partecipanti sono dunque liberi di utilizzare le informazioni ricevute, ma non è possibile rivelare né l'identità né indicare la fonte di tali informazioni. Per questo motivo la riunione del Bilderberg ha assunto, negli anni, un'aura di "mistero" che ha alimentato varie teorie del complotto su cuò che viene discusso in occasione del meeting organizzato dall'ominimo think-tank transnazionale. La parola chiave, dunque, è discrezione: gli invitati vi prendono parte come individui, piuttosto che a titolo ufficiale, e non viene divulgato alcun ordine del giorno dettagliato ufficiale né le discussioni sono riferibili.

I partecipanti al meeting

Se su ciò che viene detto al meeting poco o nulla è dato sapere, la lista dei partecipanti all'evento dell'influente think-tank Usa è altresì tranquillamente visionabile sul sito web. Tra gli italiani presenti troviamo Giuliano da Empoli, scrittore, presidente del think tank Volta e docente di politica comparata a Sciences Po a Parigi, l'immancabile giornalista e conduttrice di La7, Lilli Gruber, ospite fisso al meeting che quest'anno si svolge nella capitale portoghese, oltre a Marco Alverà, ex Ad di Snam, e il commissario Ue ed ex presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni. Presenti all'appuntamento, fra gli altri, anche il vicepresidente della Commissione europea Josep Borrell, lo storico Niall Ferguson, l'ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, il primo ministro finlandese Sanna Marin e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Al di là delle varie teorie "cospirazioniste", una domanda sorge spontanea: è normale che dei rappresentanti dell'Unione europea - in questo caso della commissione - partecipino a questo tipo di incontri senza che poi dicano nulla di ciò che è stato detto? A che titolo vi partecipano?

Giunto alla sua 69a edizione, il Bilderberg Meeting è stato istituito nel 1954 per “promuovere il dialogo” tra Europa e Nord America. Circa due terzi dei partecipanti provengono dall’Europa e il resto dal Nord America. L’evento è organizzato dalla Foundation Bilderberg Meeting, che a sua volta è "governato" da un comitato direttivo. Non è prevista alcuna quota di partecipazione all’evento e gli invitati sono tenuti a farsi carico delle proprie spese di viaggio e alloggio.

Intelligenza artificiale al centro del dibattito

Alcuni dei più grandi nomi del mondo dell'intelligenza artificiale (Ai) partecipano all'evento in corso a Lisbona, tra cui diversi leader e dirigenti di aziende tecnologiche come il Ceo di OpenAI Sam Altman, quello di Microsoft Satya Nadella, il capo di Google DeepMind Demis Hassabis e l'ex Ceo di Google Eric Schmidt.

Altman ha testimoniato all'inizio di questa settimana davanti a una commissione del Senato Usa e ha invitato a regolamentare l'intelligenza artificiale, affermando che "l'intervento normativo da parte dei governi sarà fondamentale per mitigare i rischi di modelli sempre più potenti".

Preoccupazioni simili espresse anche da Schmidt e che saranno affrontate dai rappresentanti dell'élite globale riunitasi in queste ore a Lisbona.

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