
Joe Biden prepara un libro di memorie sui suoi anni alla Casa Bianca. A confermarlo a inizio luglio è stato lui stesso nel corso di una rara apparizione pubblica a San Diego, in California. "Mi sto impegnando al massimo" nella scrittura, ha dichiarato il vecchio Joe, in politica dagli anni Settanta, sottolineando che si concentrerà sul periodo in cui ha ricoperto la carica di leader degli Stati Uniti. Proprio a tal proposito il Wall Street Journal ha rivelato pochi giorni fa che l'ex presidente ha già venduto i diritti per le sue memorie a Little, Brown & Co., un marchio editoriale di Hachette Book Group, per circa 10 milioni di dollari.
Per quanto considerevole, la cifra strappata da Biden al gruppo editoriale non regge il confronto con quella ottenuta dai suoi predecessori. Penguin Random House ha infatti acquisito nel 2017 i diritti sui libri dell'ex presidente Barack Obama e dell'ex first lady Michelle Obama per una cifra stimata attorno ai 60 milioni di dollari. L'autobiografia dell'ex senatore dell'Illinois, "Una terra promessa", ha venduto quasi 3 milioni di copie rilegate mentre il saggio di Michelle, "Becoming", ha venduto oltre 5 milioni di copie cartacee.
Bill Clinton ottenne invece 15 milioni di dollari per il suo libro pubblicato nel 2004, "My life", con oltre un milione di copie rilegate vendute. Tra gli ultimi inquilini del 1600 di Pennsylania Avenue, l'ex vice di Obama ha spuntato un accordo più redditizio solo rispetto a quello siglato da George W. Bush, il quale ha venduto la sua autobiografia, "Decision points", per un importo stimato di circa 7 milioni di dollari. Non è possibile fare confronti con Donald Trump in quanto il tycoon non ha scritto memorie sul suo primo mandato alla Casa Bianca.
Come evidenzia il New York Times, le memorie di Biden potrebbero offrirgli l'opportunità di "rimodellare la narrazione della sua presidenza e di affrontare questioni relative alla sua forma fisica e mentale". Temi tornati al centro dell'attenzione dei media dopo l'annuncio a maggio da parte dell'ex commander in chief della diagnosi di una forma aggressiva di cancro alla prostata e a seguito della pubblicazione del libro "Original Sin" nel quale i giornalisti Jake Tapper e Alex Thompson hanno svelato come i più stretti collaboratori di Biden abbiano di fatto coperto i numerosi segni del declino del 46esimo presidente. Il saggio ha venduto circa 100mila copie in formato cartaceo infiammando la polemica politica negli States.
Il vecchio Joe non è nuovo a sforzi letterari. Nel 2017 ha scritto un libro, "Papà, fammi una promessa", in cui ha raccontato della perdita del figlio primogenito Beau, stroncato due anni prima da un tumore al cervello. Libri di memorie sono stati pubblicati anche dall'ex first lady Jill Biden (sul suo matrimonio e sulla famiglia, oltre a libri per bambini), dal figlio Hunter Biden, pecora nera del clan di origini irlandesi, e da Valerie Biden, sorella dell'ex presidente 82enne.
Non si conoscono le tempistiche per l'arrivo nelle librerie dell'opera a firma di Joe da Scranton ma si ritiene che i tempi per il completamento del libro saranno determinati dalla salute dell'ex capo della Casa Bianca.
Biden, riporta il New York Times, ha dichiarato che avverte una forte pressione per completare al più presto il manoscritto. Una parte della sua complessa eredità politica passerà anche da questa sua ultima impresa.