Israele: "Offensiva al momento opportuno". Delegazioni di Hamas e Iran a Mosca per colloqui | La diretta

Le Idf annunciano di aver condotto alcuni raid mirati nella Striscia in vista della prossima operazione di terra. Pioggia di missili su Tel Aviv. Oxfam denuncia: "Fame usata come arma di guerra"

Israele: "Offensiva al momento opportuno". Delegazioni di Hamas e Iran a Mosca per colloqui | La diretta
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Le truppe israeliane sono entrate a Gaza, anche se solo per poco tempo. Secondo quanto hanno reso noto le Idf, sarebbero stati condotti alcuni raid mirati all'interno della Striscia utilizzando carri armati e fanteria. Nell'operazione sarebbero state colpite "numerose cellule terroristiche di Hamas, infrastrutture e postazioni di lancio di missili anticarro" . I soldati di Tel Aviv, conclusa l'operazione, sarebbero subito tornati in territorio israeliano. Nella notte, un missile partito dal Libano è stato intercettato dal sistema di difesa aerea israeliano.

Secondo la radio delle Idf, l'operazione è scattata con "lo scopo" di "attaccare obiettivi di Hamas all'interno della Striscia e rafforzare la difesa" dopo il terribile attacco del 7 ottobre in Israele di Hamas, che controlla la Striscia di Gaza. "Si tratta di un'operazione più ampia rispetto alle incursioni effettuate finora nelle ultime due settimane nella Striscia di Gaza".

Pioggia di missili su Israele

Nuovi attacchi missilistici contro lo Stato ebraico. Per due volte, i razzi partiti dalla Striscia di Gaza hanno preso di mira Tel Aviv e le regioni centrali del Paese. Le sirene hanno suonato nella capitale, a Holon, Rishon Lezion e nelle zone circostanti.

Il sistema Iron Dome si è attivato per intercettare i vettori in arrivo. Il canale israeliano Channel 12 ha riferito che l'antiaerea ne ha abbattuti cinque durante la prima ondata. Le brigate al Qassam di Hamas hanno comunicato di aver anche bersagliato con colpi di mortaio un sito militare delle Idf all'interno della Striscia.

Ministro Gallant: "Operazione di terra al momento opportuno"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ribadito che "la manovra militare sul terreno avverrà non appena si saranno create le condizioni opportune". Inoltre, ha sottolineato che le Idf stanno conducendo "una guerra precisa, micidiale e possente" e che la liberazione degli ostaggi "è un dovere supremo".

Rappresentanti di Hamas e Iran a Mosca per colloqui

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zacharova ha affermato che rappresentanti di Hamas e Iran si trovano a Mosca. La delegazione dell'organizzazione palestinese è guidata da Abu Marzuk, alto esponente del movimento terroristico. In rappresentanza della Repubblica islamica è arrivato nella capitale russa il viceministro degli Esteri Ali Bagheri Kani, che incontrerà il suo omologo Mikhail Galuzin. Non sono stati diffusi i dettagli della visita.

Il ministero degli Esteri della Federazione ha riferito all'agenzia Tass che l'incontro con la delegazione di Hamas si è concentrato sulla liberazione degli ostaggi e l'evacuazione dei russi dalla Striscia di Gaza.

Hamas: "Ci aspettiamo di più da Hezbollah"

Ghazi Hamad, membro dell'ufficio politico di Hamas, ha dichiarato che il movimento terroristico palestinese si aspetta di più dagli alleati libanesi: "Hezbollah ora sta lavorando contro l'occupazione. Lo apprezziamo. Ma abbiamo bisogno di più aiuto per fermare l'aggressione a Gaza e ci aspettiamo di più".

Iran: "Hamas pronto a liberare gli ostaggi"

Il ministro degli Esteri iraniano Hussein Amirabdollahian ha fatto sapere che Hamas è pronto a liberare gli ostaggi civili. "Il mondo dovrebbe sostenere la liberazione di 6 mila prigionieri palestinesi", ha aggiunto il capo della diplomazia di Teheran.

Ambasciatore israeliano all'Onu: "Bozza di risoluzione ridicola"

Durante la sessione speciale d'emergenza all'Assemblea generale, l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan si è scagliato contro la bozza di risoluzione presentata dalla Giordania che dovrebbe essere votata domani, definendola "ridicola". "Gli ospedali e i civili vanno protetti solo se non sono israeliani?", ha tuonato il rappresentante di Tel Aviv. "Quando si legge questa bozza Hamas sembra perso per strada, è una vergogna per la vostra intelligenza, è una follia che un testo che neppure menziona Hamas venga anche solo preso in considerazione per essere votato".

Israele: "Hamas impedisce ai civili di andarsene"

L'esercito israeliano ha riferito che Hamas continua ad impedire alla popolazione della parte settentrionale della Striscia di recarsi a sud. Secondo l'ufficio del portavoce delle Idf, l'intelligence militare di Tel Aviv ha telefonato a decine di palestinesi, esortandoli ad allontanarsi, ma questi hanno risposto che i terrorsiti li bloccano. Un uomo ha dichiarato che le strade sono bloccate e che i membri dell'organizzazione estremista "sparano alla gente che vuole andarsene".

Iran: "La rabbia dei musulmani colpirà Israele e i suoi alleati occidentali"

Il capo dei pasdaran iraniani, Hossein Salami, ha affermato che "se gli israeliani metteranno piede a Gaza, lì saranno divorati" e che "la rabbia dei musulmani colpirà Israele e i Paesi occidentali che lo sostengono". "Non c'è possibilità di vittoria per il nemico in Palestina e non possono fare nient'altro che bombardare con gli aerei", ha aggiunto l'ufficiale iraniano, che ha definito lo Stato ebraico un "regime moribondo".

Qatar condanna a morte 8 indiani: "Sono spie di Israele"

Un tribunale del Qatar ha condannato a morte otto dipendenti indiani di un'azienda locale con l'accusa di spionaggio per conto di Israele sul programma sottomarino militare del Paese. Secondo i media di Nuova Dehli, gli uomini sono ufficiali della marina indiana in pensione che lavoravano per la società di consulenza Al Dahra. Il ministero degli Esteri dello Stato asiatico ha affermato di attribuire "grande importanza a questo caso e lo stiamo seguendo da vicino. Continueremo ad estendere tutta l'assistenza consolare e legale. Discuteremo del verdetto anche con le autorità del Qatar".

Iran all'Onu attacca Israele e Usa

Durante la sessione speciale dell'Assemblea generale dell'Onu, il ministro degli Esteri iraniano Hussein Amirabdollahian ha affermato che "il genocidio a Gaza deve finire immediatamente, lo sfollamento forzato della popolazione di Gaza deve finire immediatamente". Ha chiesto poi di approvare la risoluzione proposta dalla Giordania, sostenendo che sarebbe utile per l'invio di aiuti umanitari nella Striscia.

Il capo della diplomazia di Teheran si è poi scagliato contro gli Stati Uniti, a sua detta colpevoli di "una chiara violazione delle leggi internazionali" per il loro sostegno a Israele in termini di forniture militari.

Hamas: "Morti 50 ostaggi nei bombardamenti"

Un portavoce delle brigate al Qassam di Hamas, Abu Obeida, ha affermato che circa 50 degli ostaggi catturati il 7 ottobre sono morti a causa dei bombardamenti israeliani. L'informazione non è verificabile in alcun modo.

Erdogan: "Attacco a Gaza è una barbarie"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato in una conferenza stampa che "gli attacchi su Gaza hanno già superato il limite dell'autodifesa e sono diventati massacri, crudeltà e barbarie". Il leader di Ankara ha anche commentato il rifiuto dell'Ue a chiedere un cessate il fuoco: "Quanti bambini dovranno ancora morire per arrivare a questo? Parlano di diritti umani ma stanno ignorando i diritti della popolazione di Gaza da 19 giorni".

Il mondo arabo condanna i bombardamenti a Gaza

Emirati Arabi Uniti, Giordania, Bahrein, Arabia Saudita, Oman, Qatar, Kuwait, Egitto e Marocco hanno diffuso una dichiarazione congiunta, in cui hanno condannato gli attacchi "contro i civili e le violazioni del diritto umanitario internazionale a Gaza". I Paesi arabi, inoltre, hanno affermato che "il diritto all'autodifesa non giustifica le violazioni del diritto internazionale e la deliberata negligenza dei diritti legittimi del popolo palestinese".

Eliminati due comandanti di Hamas

L'esercito israeliano ha riferito di aver ucciso in un bombardamento Hassan al-Abdullah, a capo del lancio di missili dalla parte nord della Striscia di Gaza. L'obiettivo è stato localizzato grazie alle informazioni raccolte dallo Shin Bet e dall'intelligence militare.

Nel pomeriggio le Idf hanno reso noto di aver ucciso in un altro attacco aereo il vice capo dell'intelligence di Hamas, Shadi Barud. L'uomo era considerato il braccio destro del capo politico dell'organizzazione terroristica, Yahya Sinwar, e tra le menti degli attacchi del 7 ottobre.

Ambasciatore Alon Bar: "Parole di Guterres inaccettabili. Condannare Hamas senza se e senza ma"

L'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, parlando al Salone della Giustizia di Roma, ha affermato che le parole del segretario generale dell'Onu Guterres sono "terribili e inaccettabili", perché hanno collegato "il legittimo dibattito su una soluzione sul conflitto israelo-palestinese a donne e bambini uccisi". Il rappresentante di Tel Aviv nel nostro Paese ha anche sottolineato che Israele vuole una condanna inequivocabile nei confronti di Hamas che l'interlocutore dello Stato ebraico è "il presidente dell'Anp, Mahmoud Ababs. Il nostro nemico non è l'Autorità nazionale palestinese, non sono i palestinesi o gli abitanti di Gaza, il nostro nemico è Hamas".

L'ambasciatore Bar ha poi ringraziato l'Italia per il "sostegno senza precedenti da parte del Governo, dal Senato, dalla Camera e nell'ultimo incontro con il sindaco di Roma. Posso dire fermamente che la solidarietà dell'Italia con Israele è forte ed è molto apprezzata". Ha però ammesso di soffrire "nel vedere persone che celebrano nelle strade italiane gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. Sfruttano l'opportunità per dire 'liberate la Palestina dal mare al fiume' e questa è una chiamata all'annichilimento di Israele".

In due giorni il rilascio degli ostaggi

Secondo fonti citate da Haaretz, Hamas potrebbe rilasciare un significativo numero di ostaggi, saliti a 224, nei prossimi due giorni o "forse anche meno in base all'andamento dei negoziati". L'obiettivo di Israele è concludere questa operazione prima dell'inizio dell'offensiva di terra.

La denuncia di Oxfam: "Fame usata come arma"

Secondo l'organizzazione non-profit Oxfam, la mancanza di cibo viene utilizzata come arma contro i civili di Gaza, ridotti ormai allo stremo. "Analizzano i dati delle Nazioni Unite, si scopre come a Gaza stia entrando appena il 2% del cibo, rispetto a prima del 9 ottobre, quando è stato imposto l'assedio totale sulla Striscia", ha affermato il portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia Paolo Pezzati. L'associazione ha rivolto un appello al Consiglio di sicurezza Onu affinché sia concesso l'ingresso di quantità commerciali di beni di prima necessità nella Striscia.

Israele: "Arrestati 48 membri di Hamas in Cisgiordania"

Le Idf e lo Shin Bet, l'intelligence per il affari interni di Tel Aviv, hanno condotto nuovi raid in Cisgiordania. Sono finite in manette 60 persone, di cui 48 membri di Hamas. Sono stati confiscatia anche due cannoni M-16 nella città di Tubas, vicino a Nablus

Uccisi 12 parenti di un giornalista di Al Jazeera

Israele ha confermato di aver effettuato un raid a Gaza in un'area dove sono stati uccisi 12 membri della famiglia di un giornalista di Al Jazeera. Tra gli obiettivi colpiti c'era anche una casa nel campo profughi di Nuseirat dove i parenti di Wael Al-Dahdouh, giornalista di Al Jazeera, si erano rifugiati. Tra le persone uccise ci sono la moglie, il figlio, la figlia e il nipote di Al-Dahdouh. "Gli attacchi contro obiettivi militari sono soggetti alle disposizioni pertinenti del diritto internazionale, inclusa l'adozione di precauzioni possibili per mitigare le vittime civili", ha affermato l'Idf in una dichiarazione alla Cnn, aggiungendo che, "riguardo a questo caso specifico, l'Idf ha preso di mira l'infrastruttura terroristica di Hamas nell'area".

L'incontro con il leader di Hezbollah

In un'intervista rilasciata ad Al Manar, la tv di Hezbollah, il numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, ha affermato: "Se il nemico entrerà via terra (l'annunciata operazione di terra israeliana nella Striscia di Gaza), ci sarà una pagina nuova e gloriosa per il nostro popolo e sarà una sconfitta senza precedenti per l'occupazione nella storia del conflitto". Ma non solo.

Il capo dei terroristi islamici ha definito "criminali" i bombardamenti di Tel Aviv sulla Striscia e ha confessato che il 7 ottobre, il giorno dell'attacco ad Israele, alcuni membri di Hamas hanno incontrato il leader del Partito di Dio, Hassan Nasrallah: "Assistiamo a gesta eroiche della resistenza in Libano contro l'occupazione e i martiri si moltiplicano. Hezbollah sta collaborando a tutti i livelli, militare e politico, e questa battaglia è la sua battaglia, abbiamo un obiettivo, un destino comune. Siamo in contatto e coordinamento costante in questa battaglia".

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