Missili e droni russi su Kiev: "Il più grande attacco dall'inizio della guerra"

Il Cremlino intensifica i raid contro l'Ucraina. L'agenzia Reuters: "Funzionari Usa ritengono che la vendetta di Putin per l'operazione Tela di Ragno non sia ancora arrivata"

Missili e droni russi su Kiev: "Il più grande attacco dall'inizio della guerra"
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Mentre la diplomazia arranca e i cannoni parlano, il conflitto in Ucraina segna un nuovo triste record. Nonostante, infatti, gli sforzi della Casa Bianca per un cessate il fuoco, Mosca continua ad intensificare gli attacchi contro Kiev. Nella giornata di lunedì le autorità ucraine hanno reso noto che la Russia ha lanciato 479 e una ventina di missili durante il corso della notte. Un numero che supera l’assalto aereo lanciato ad inizio giugno, 472 velivoli senza pilota e sette missili, e il raid di giovedì scorso, 407 droni, 40 missili da crociera e sei missili balistici.

L’aeronautica militare ucraina ha dichiarato di aver intercettato e distrutto 277 velivoli senza pilota e 19 missili precisando che solo 10 droni hanno raggiunto i loro obiettivi. Dati riportati dall’agenzia Associated Press che ha però precisato di non essere in grado di verificare in maniera indipendente. Il New York Times riferisce che il massiccio attacco combinato avrebbe provocato la morte di una persona nella regione di Rivne, nell’Ucraina occidentale.

Funzionari del Cremlino hanno dichiarato che i recenti attacchi fanno parte di una serie di rappresaglie per l’operazione “Tela di Ragno”, l’attacco con droni lanciato dall’Ucraina il 1° giugno che ha colpito diverse basi collocate in profondità sul territorio della Federazione distruggendo numerosi jet e bombardieri russi. Il sofisticato assalto a sorpresa di Kiev è stato al centro di una telefonata la scorsa settimana tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin a seguito del quale il capo della Casa Bianca ha confermato che la Russia risponderà “in maniera molto forte”.

Per l’Ucraina il peggio, in effetti, potrebbe non essere ancora arrivato. Nelle ultime ore la Reuters ha rivelato che gli Stati Uniti sono convinti che la vendetta di Putin non si sia ancora concretizzata e probabilmente consisterà in un attacco significativo su più fronti. L’agenzia britannica cita diversi funzionari Usa secondo i quali le tempistiche della reazione russa non sono del tutto chiare anche se per una fonte potrebbe essere una questione di giorni.

I funzionari statunitensi che hanno rilasciato le loro dichiarazioni in forma anonima non hanno specificato quali potrebbero essere i bersagli di Mosca né hanno indicato dettagli su questioni di intelligence. Una delle fonti ha però menzionato la possibilità che la risposta del Cremlino potrebbe essere "asimmetrica" e potrebbe quindi non consistere in un blitz simile a quello di Kiev contro i velivoli militari della Federazione.

Un diplomatico occidentale ha inoltre dichiarato alla Reuters che la reazione russa potrebbe essere già cominciata e che potrebbe intensificarsi con attacchi contro obiettivi simbolici come edifici governativi allo scopo di mandare un chiaro messaggio alle autorità ucraine. Si tratterà di un raid "enorme, feroce e implacabile”, ha affermato un altro diplomatico che ha sottolineato che “gli ucraini sono persone coraggiose".

Secondo Michael Kofman, esperto di Russia del Carnegie Endowment for International Peace, tra i target della furia di Mosca ci potrebbero essere il quartier generale dell'Sbu, il servizio di sicurezza di Kiev autore di quella che è stata definita la "Pearl Harbor russa", o altri edifici delle amministrazioni regionali di intelligence e centri di produzione della difesa ucraina.

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