Lavrov: "Irrealistici i colloqui in Vaticano"

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov definisce "irrealistico" il tentativo di tenere in Vaticano i colloqui di pace perché Russia e Ucraina sono due Paesi ortodossi

Lavrov: "Irrealistici i colloqui in Vaticano"
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"Sarebbe un po' inelegante per Paesi ortodossi discutere in territorio cattolico questioni collegate all'eliminazione delle cause profonde (del conflitto". Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov definisce "irrealistico" il tentativo di tenere in Vaticano i colloqui di pace, sostenendo che le "cause fondamentali" del conflitto vi sia anche il fatto che Kiev "sta distruggendo" la chiesa ortodossa ucraina.

"Lo stesso Vaticano non sarebbe molto a suo agio, in queste circostanze ospitare delegazioni di Paesi ortodossi", ha aggiunto Lavrov. L'ipotesi della Santa Sede è stata sostenuta anche dal governo italiano, ma in ogni caso il processo di pace è fermo per volontà di Vladimir Putin, come confermato anche dal Wall Street Journal. Il giornale americano spiega che Donald Trump, dopo aver parlato lunedì al telefono con Putin, avrebbe riferito ai leader europei che il presidente russo non intende mettere fine alle ostilità perché "è convinto che stia vincendo". "Non ci sono ancora accordi specifici sui prossimi incontri, questo è ancora da definire", ha puntualizzato anche il portavoce Dimtry Peskov. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, invece, ha avuto una telefonata con il presidente cinese Xi Jinping, a cui "ha riferito degli sforzi congiunti di Europa e Stati Uniti per raggiungere un cessate il fuoco anticipato. E - si legge in una nota- ha chiesto di sostenere questi sforzi".

Monsignor Rimantas Norvila, vicepresidente della Comece, vescovo di Vilkaviskis (Lituania), invece, ha commentato le parole del ministro degli Esteri russo Lavrov dicendo: "Ogni aiuto al dialogo può portare qualcosa di positivo". E ancora: "Quando ogni giorno muoiono civili e soldati, che sono sempre uomini - ha sottolineato Norvila ai margini della conferenza stampa dei Vescovi Ue dopo l'incontro col Papa - ciascuna buona iniziativa, ogni sforzo, ogni aiuto per il dialogo è molto importante. Se non porta frutto decisivo può fare qualcosa di positivo. Il dialogo è sostanza di avere la pace e di fermare morte di tanti innocenti".

Il cardinale e segretario di Stato Pietro Parolin, intervistato da Repubblica a margine dell'ordinazione episcopale del nuovo nunzio in Bielorussia, monsignor Ignazio Ceffalia, ha precisato che non ci sono date per eventuali trattative di pace tra Russia e Ucraina da tenere in Vaticano: "Il Santo Padre ha espresso disponibilità a facilitare il dialogo tra le parti, ma non ho ricevuto riscontri in questo senso". Il cardinale Matteo Zuppi al Festival dell'Economia di Trento, invece, ha auspicato che la proposta venga presa in considerazione: “La proposta di papa Leone è bellissima, 'Io impiegherò ogni sforzo, e la Santa Sede è a disposizione'. La Santa Sede - ha aggiunto - è sempre a disposizione, ma il Santo Padre lo ha detto.

La Santa sede è il luogo che può ospitare il dialogo, può essere il luogo in cui i nemici si guardano negli occhi, con grande fiducia nel dialogo. La disponibilità che Papa Leone ha dato è la conferma dell'impegno della Chiesa per la pace, del ruolo della Chiesa che è quello di essere vicino a chi soffre".

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