L'ex principe Andrea, la nuova inchiesta e la buonuscita d'oro

l carteggio con Epstein, il sesso e i soldi: non è escluso debba rendere conto al Senato Usa

L'ex principe Andrea, la nuova inchiesta e la buonuscita d'oro
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Declassato da Principe a privato cittadino, ma di certo non povero. Re Carlo ha previsto una buonuscita a sei zeri e uno stipendio annuale per il fratello caduto in disgrazia e cacciato di casa. Secondo quanto rivelato ieri dal quotidiano The Guardian, ad Andrea Mountbatten Windsor spetterà una somma decisamente significativa da utilizzare per il trasferimento dal Royal Lodge di Windsor alla nuova abitazione di Sandringham nel Norfolk e poi un pagamento annuale che si ritiene molto superiore alla pensione di ventimila sterline annue che spetterebbe ad Andrea da parte della Marina.

Se quindi sotto il profilo finanziario le cose non si mettono male per l'ex principe ereditario, i suoi problemi con la giustizia potrebbero protrarsi ancora a lungo. Scotland Yard sta pensando se avviare una nuova inchiesta giudiziaria sulle sue attività oltre alle due che già lo interessano,

entrambe collegate a Virginia Giuffrè, la donna che l'ha accusato di molestie sessuali quando lei era ancora una minorenne, morta suicida proprio quest'anno, di cui è stato appena pubblicato un libro postumo che non risparmia pesanti dichiarazioni sul fratello di Carlo. Sempre il Guardian ha inoltre pubblicato ieri il contenuto di alcune mail personali che l'ex duca di York avrebbe inviato al pedofilo Jeffrey Epstein nel 2010. Il miliardario morto in cella mentre attendeva il processo, era stato arrestato una prima volta nel luglio del 2009 per incitamento alla prostituzione di minori. Nell'aprile del 2010 il finanziere americano aveva scritto ad Andrea informandolo che sarebbe venuto nel Regno Unito per incontrare l'ex direttore esecutivo di JP Morgan Jes Stanley (interdetto poi da ogni incarico nel settore bancario per aver mentito sui suoi rapporti con Epstein). Mountbatten aveva replicato che in quel periodo non sarebbe stato a Londra e che non aveva in programma viaggi immediati a New York, ma che sperava di passare un paio di giorni nella città prima dell'estate. «Sarebbe bello incontrarci di persona» concludeva Andrea nella mail inviata a Epstein. I due furono in effetti fotografati insieme a Central Park in dicembre nel corso di un incontro che l'ex principe descrisse come «una decisione sbagliata», che si concluse con il

mutato accordo di interrompere ogni contatto. Una serie separata di documenti diffusi dai tribunali americani hanno però dimostrato che Andrea scrisse anche in seguito ad Epstein promettendogli di rimanere in contatto. Non è escluso che, di fronte a queste nuove prove, gli venga chiesto di presentarsi di fronte alla commissione del Senato americano che si occupa del caso. E ora che è un privato cittadino come tutti, l'ex reale non potrà non conformarsi ad un eventuale richiesta, come ha già sottolineato il ministro britannico per gli Affari Chris Bryant in un'intervista alla BBC. Anche il primo Ministro Keir Starmer ha dimostrato pieno supporto alla difficile decisione del re in cui sembrano essersi rivelate decisive le opinioni del figlio William e della Regina.

Sempre secondo notizie del Guardian il primo che intende trasferirsi vicino al Royal Lodge, non vedeva di buon occhio avere lo zio scapestrato come vicino e Camilla era preoccupata dell'impatto che la sgradita parentela avrebbe avuto nel suo lavoro con le associazioni di donne vittime di abusi. Molto meglio relegare Andrea il più lontano possibile dalla Ditta. E non averlo tra i piedi neppure a Natale.

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