
Il vertice alla Casa Bianca tra Trump, Zelensky e i principali leader europei, conclusosi con una ritrovata unità del fronte occidentale, ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli alleati dell'Ucraina. Per ora sembrano dissipate le preoccupazioni generate dall'avvicinamento delle posizioni del presidente degli Stati Uniti a quelle del capo del Cremlino registrato nel corso del summit in Alaska. A distanza però di poche ore dall'incontro al 1600 di Pennsylvania Avenue il leader francese Emmanuel Macron ha espresso dubbi sulle reali intenzioni di Vladimir Putin.
"Quando guardo la situazione e i fatti", ha detto Macron in un'intervista ad Nbc News, "non vedo Putin molto disposto ad ottenere la pace ora". "Forse sono troppo pessimista", ha aggiunto il presidente francese che ha precisato comunque che l'"ottimismo" di Trump "va preso sul serio. Quindi se ritiene di poter raggiungere un accordo, questa è un'ottima notizia e dobbiamo fare tutto il possibile per raggiungere un ottimo accordo".
Macron ha avvertito che se non ci saranno progressi nell'incontro bilaterale annunciato da Trump tra Zelensky e Putin e se un incontro trilaterale fallirà "o se i russi non rispetteranno questo approccio, dovremo aumentare le sanzioni". Il leader francese ha ribadito il concetto in un post su X in cui si legge "che la pressione sulla Russia deve continuare" finché la pace non verrà raggiunta. Nell'intervista ad Nbc News Macron ha voluto sottolineare che "c'è un aggressore, che è la Russia. C'è un Paese che ha deciso di uccidere persone, rapire bambini e che ha rifiutato un cessate il fuoco e la pace, quindi non possiamo creare una situazione equivalente tra Ucraina e Russia".
Il capo dell'Eliseo ha ribadito che per raggiungere l'accordo di pace saranno necessarie garanzie di sicurezza, altrimenti "la Russia non rispetterà mai le sue parole e i suoi impegni". Macron ha accolto con favore l'accento posto da Trump proprio su tali garanzie che, secondo Washington, sarebbero state accettate da Putin in Alaska. A differenza del tycoon che punterebbe direttamente ad un accordo per la fine del conflitto, il leader francese ha dichiarato però di "sperare" in un cessate il fuoco. Una posizione espressa ieri alla Casa Bianca anche dal cancelliere tedesco Merz. Sulla questione dei territori al centro dei futuri negoziati con Mosca, Macron ha affermato che "spetta al presidente ucraino e al popolo ucraino discuterne".
Intanto, nelle ultime ore il capo dell'Eliseo è stato protagonista assieme al presidente Usa di un fuori onda che è già rimbalzato sui principali media internazionali. "Putin vuole fare un accordo per me, è pazzesco", ha sussurrato il tycoon a Macron poco prima dell'inizio della riunione con i leader europei.
Lo stesso commander in
chief ha detto poi pubblicamente che "tra una o due settimane sapremo se possiamo risolvere questa guerra". Sempre che The Donald abbia interpretato correttamente le intenzioni del leader russo.