Il presidente Donald Trump si è fatto attendere per il suo annuncio da Palm Beach, in Florida, ove è stato affiancato dal segretario alla Difesa Pete Hegseth e dal segretario alla Marina John Phelan.
Trump ha annunciato il progetto di una più ampia “Golden Fleet”, che giunge dopo che la Marina ha recentemente abbandonato i piani per una nuova nave da guerra più piccola a causa di ritardi e costi eccessivi. "Saranno alcune delle più letali navi da guerra", ha detto il presidente. "Ciascuna sarà la più grande nella storia del nostro Paese e del mondo", ha aggiunto. Il progetto finale, ha affermato Trump, è per la costruzione di "20-25" navi di questo tipo, ma "iniziamo con due". Storicamente, le corazzate erano grandi navi pesantemente armate, centrali nella Seconda Guerra Mondiale ma poi superate da portaerei e missili.
Trump è noto per le sue posizioni personali e controverse sulla flotta navale, spesso favorevoli a soluzioni tradizionali o obsolete. La Marina degli Stati Uniti ha modernizzato quattro corazzate della classe Iowa negli anni '80 aggiungendo missili da crociera e missili anti-nave, insieme a radar moderni, ma negli anni '90 tutte e quattro sono state dismesse. Trump ha da tempo opinioni molto decise su aspetti specifici della flotta della Marina, talvolta con l'obiettivo di mantenere le tecnologie più datate invece di modernizzarle. Durante il suo primo mandato, ha invano chiesto il ritorno alle catapulte a vapore per il lancio dei jet dalle portaerei più recenti della Marina, invece del più moderno sistema elettromagnetico. Si è anche lamentato con Phelan dell'aspetto dei cacciatorpediniere della Marina e ha denunciato il fatto che le navi della Marina fossero "ricoperte di ruggine".
Trump vuole costruire queste navi in tempi rapidi: la prossima settimana incontrerà gli appaltatori della difesa in Florida per discutere di un'accelerazione dei programmi di produzione "perché sono troppo lenti", ha aggiunto Trump. "Non le producono abbastanza velocemente", ha aggiunto, dichiarando di essere pronto a penalizzare le aziende che "non stanno facendo un buon lavoro".
Gli Stati Uniti "inizieranno presto" operazioni "di terra" contro i narcotrafficanti, ha dichiarato Trump. "E' molto più semplice" degli attacchi in mare, ha detto il presidente, sostenendo che l'ingresso di stupefacenti negli Stati Uniti è diminuito del "96,2%". Ogni nave della droga che "colpiamo salviamo 25.000 vite", ha aggiunto, ribadendo che a breve ci saranno attacchi anche a terra per fermare il narcotraffico. "Avremo lo stesso successo, ma ancora più velocemente, perché è molto più facile via terra.
Se vogliono arrivare via terra, finiranno per avere un grosso problema", ha messo in evidenza il presidente. I possibili attacchi a terra potrebbero non riguardare solo il Venezuela, ha ribadito Trump, insistendo sul fatto che gli Stati Uniti terranno il petrolio sequestrato al Venezuela.