Donald Trump accoglie Viktor Orbán alla Casa Bianca e consolida l'alleanza con il premier ungherese elogiandolo ripetutamente come un «grande leader». «Lo stimo e lo rispetto», afferma il presidente americano in occasione del pranzo con i rispettivi team nella Cabinet Room. Mentre l'alleato di destra celebra quella che, a suo dire, sarà una «età dell'oro tra i due Paesi» con il ritorno del tycoon al potere. Al centro dell'incontro ci sono il commercio e la guerra di Mosca in Ucraina, con il comandante in capo che si dice aperto a valutare l'esenzione dell'Ungheria dalle sanzioni sugli acquisti di petrolio russo, mentre a tarda sera Orbàn dà l'esenzione per certa: «Avremo un'esenzione a tempo indeterminato per gli acquisti di petrolio e gas dalla Russia», secondo quanto riportato da Bloomberg. Trump poche ore prima aveva detto che «stiamo valutando la possibilità perché è molto difficile per lui ottenere petrolio e gas da altre aree».
Orbàn ha spiegato al presidente Usa «quali sarebbero le conseguenze per il popolo
e per l'economia ungherese se non ottenessimo petrolio e gas dalla Russia», parlando di una questione «vitale»: «L'oleodotto non è una questione ideologica o politica. È una realtà fisica perché non abbiamo porti». Poi ripete che «siamo qui per aprire un nuovo capitolo delle nostre relazioni bilaterali», attaccando l'ex presidente Joe Biden per «aver distrutto» i rapporti tra i due Paesi.
Mentre riguardo il Vecchio Continente, Trump afferma che i leader dell'Unione Europea dovrebbero mostrare più rispetto per Orbán (che li ha criticati in merito all'immigrazione). «Ho un bellissimo rapporto con tutti i leader europei, ma dovrebbero rispettare l'Ungheria e questo leader con grande convinzione, perché ha avuto ragione sull'immigrazione. L'Europa ha fatto gravi errori sul tema, che la stanno fortemente danneggiando. Lui no», prosegue il tycoon, ribadendo che «è un grande leader rispettato da tutti». Orbán avrebbe dovuto ospitare di recente un vertice tra l'inquilino della Casa Bianca e il presidente russo Vladimir Putin, prima che Trump annullasse l'incontro a causa della frustrazione per la mancanza di progressi nei colloqui di pace con l'Ucraina.
The Donald ribadisce di aver scelto Budapest come sede perché sia lui che Putin apprezzano il leader ungherese, e ripete che, se lui e lo zar del Cremlino dovessero incontrarsi,
vorrebbe farlo a Budapest: «Ne stavamo parlando con Viktor, capisce Putin e lo conosce molto bene». Rispondendo alla domanda se ci sia una chance di incontrare lo zar prima o poi, Trump si mostra fiducioso: «C'è sempre una possibilità. Un'ottima possibilità». Orbán attacca Bruxelles: «Vogliono continuare la guerra, solo noi e gli Stati Uniti siamo per la pace». Ma Donald ammette: «La Russia non vuole fermarsi».
Trump aveva già ricevuto Orbán alla Casa Bianca durante il suo primo mandato, nel 2019, rompendo con i suoi predecessori che avevano evitato di ospitare il premier ungherese a Washington. Mentre durante i quattro anni di mandato di Biden, i due si sono incontrati diverse volte nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, anche durante l'estate della campagna elettorale del 2024 e dopo la sua elezione a presidente a novembre.
Orbán è stato accolto con favore da molti importanti conservatori americani per le sue posizioni sull'immigrazione e sulle questioni Lgbtq, e ha parlato diverse volte alla Conservative Political Action Conference, oltre ad aver ospitato un evento del Cpac nel suo Paese all'inizio di quest'anno.